Welfare: assicurazioni al top nelle pmi

Le azioni messe in campo dalle Pmi italiane in merito al welfare aziendale vedono ai primi tre posti formazione e sostegno alla mobilità (presenti nel 64,1% delle imprese), assicurazioni per dipendenti e famiglie (53%), sostegno economico ai dipendenti (46,2%).

Questo quanto emerge dal Welfare Index Pmi 2016, realizzato da Generali con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura.
A seguire troviamo previdenza integrativa (40,4%), Salute (38,8%), sicurezza e prevenzione (38%), pari opportunità e sostegno ai genitori (18,5%), welfare allargato al territorio (15%), integrazione sociale (14,1%) e conciliazione vita lavoro (4,9%).

Le PMI utilizzano il welfare aziendale soprattutto con l’obiettivo di migliorare la gestione del personale, e quindi il benessere dei dipendenti per migliorarne la soddisfazione e la produttività, e la sostenibilità nel lungo termine del successo aziendale, unita ad aspetti reputazionali. Gli incentivi fiscali emergono in ogni caso come determinanti: il 35% delle aziende afferma di aver effettuato i rilevanti investimenti di risorse aziendali compensati dai risparmi fiscali.
Insomma, il welfare nelle sue varie sfaccettature è sempre più strumento per migliorare il lavoro e competere, vero obiettivo dell’iniziativa lanciata recentemente da Manageritalia con Cambia Il Lavoro con Produttività & Benessere.
Certo serve farne di più e legarlo ad un’organizzazione del lavoro sempre più manageriale e attenta a valorizzare le persone.

Vedi la sintesi del rapporto Welfare Index Pmi 2016
Vedi il sito del Welfare Index Pmi

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