Friday’s Manager (24 marzo): migliorare le performance con i People Analytics

Analisi, dati e statistiche per la gestione del personale: uno strumento chiave per le organizzazioni e i manager. Ne parliamo con Anna Saccon (HR Head - coordination Europe South di Bosch Rexroth) venerdì 24 marzo, dalle 12 alle 13, al prossimo appuntamento di Friday’s Manager, organizzato da XLabor, la divisione del mercato del lavoro di Manageritalia

Siamo in una trasformazione continua dei business model, dell’organizzazione del lavoro, delle competenze… Con quale mindset dobbiamo affrontare questi cambiamenti?
«Il cambiamento ormai è l’unica costante che abbiamo. È importante affrontarlo con i mezzi più appropriati. In questa fase storica, più che mai, avere a disposizione tutti i dati relativi alla performance dell’organizzazione diventa indispensabile, non solo per capire il senso delle scelte già compiute ma, soprattutto, per orientarsi nella maniera più opportuna verso gli investimenti futuri».

Che tipo di organizzazione e gestione manageriale serve?
«Per poter gestire al meglio tutte le sfide future, a mio avviso, servono organizzazioni sempre più circolari. Nel futuro il concetto di confine organizzativo tra funzioni diventerà sempre più labile. È necessario mettere a fattore comune tutto il talento e le capacità dell’organizzazione al fine di utilizzare tutte le risorse possibili al meglio, a seconda delle esigenze del momento. Ancora una volta, è fondamentale sapere dove stia il talento e quali competenze siano a disposizione».

Determinanti in questo cambiamento sono le persone e i loro comportamenti, vero?
«Assolutamente sì, stiamo parlando di un totale cambio di paradigma. Tutto sta diventando sempre più liquidò ed è difficile abituarsi a situazioni così poco determinate. Lavorare in una logica comunitaria, di sharing, non è qualcosa che se riesce a gestire dall’oggi al domani».

Oggi abbiamo i people analytics che ci possono dare una mano. Come e quando?
«In questo mare magnum di indeterminatezza i people analytics diventano fondamentali. Avere a disposizione quanti più dati sia possibile per l’organizzazione diventa altamente necessario».

Quali le risposte che questo strumento ci dà?
«In primis capire dove stanno le competenze all’interno dell’organizzazione. Capire il senso degli investimenti che facciamo sulle persone e prevedere in maniera piuttosto precisa quali investimenti fare nel prossimo futuro. Comprendere la vera e propria performance dell’azienda, le inefficienze ma anche le aree di grande performance».

Insomma, anche con le persone serve essere data driven?
«I dati diventano fortemente necessari laddove si voglia procedere con un passo spedito, una visione comune, prendere decisioni basate sui fatti e non sulle sensazioni».

A chi li consiglierebbe e perché?
«Ogni singolo manager, ad ogni livello dell’organizzazione, dovrebbe avere la possibilità di lavorare e prendere decisioni attraverso i dati relativi alle persone che gestisce».

Un manager, tutti i manager, come possono avvicinarsi e trarre vantaggio dai people analytics?
«Deve essere un percorso comunitario, dove tutto il management dell’organizzazione top-down lavora nella logica di creare una nuova cultura per tutti».

MIGLIORARE LE PRESTAZIONI AZIENDALI ATTRAVERSO I PEOPLE ANALYTICS
FRIDAY’S MANAGER, VENERDÌ 24 MARZO DALLE 12 ALLE 13 (HYBRID EVENT)
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