Crisi di leadership?

Da un’indagine internazionale di Lee Hecht Harrison i gap da colmare e le competenze da acquisire per diventare leader di successo

UN CAPO DEVE GUIDARE L’AZIENDA. Sembra ovvio, ma spesso non è vero. È sempre più difficile trovare leader capaci. Oggi si parla tanto di crisi di talenti, ma molti lamentano anche una crisi di leadership.
Lee Hecht Harrison, primaria società di talent mobility, ha realizzato un’indagine internazionale in collaborazione con HRPS (HR People + Strategy) per capire perché le iniziative di leadership development diano spesso un esito insoddisfacente e come migliorare la leadership accountability.
La ricerca ha coinvolto più di 200 manager, professional e addetti hr, per il 90% in posizioni direttive, provenienti da aziende di vari settori e dimensioni. Quasi tre quarti degli intervistati considera la leadership accountability “una questione cruciale”. Ma solo il 37% si dichiara soddisfatto del livello di leadership accountability della propria organizzazione e solo il 12% è estremamente soddisfatto. Un risultato paradossale che riflette un gap molto diffuso: si riconosce l’importanza della leadership accountability ma si ammette di non riuscire a coltivarla.
I dati dimostrano anche che le aziende dove la leadership accountability è maggiore sono quelle che ottengono risultati migliori. Fra le aziende principali nel proprio settore, la soddisfazione per l’accountability dei propri leader è due volte e mezzo maggiore (+166%) che nelle aziende con performance medie o medio-basse.

Come si distinguono i leader responsabili
Secondo l’indagine i leader veramente responsabili si distinguono per alcuni comportamenti:
65% responsabilizzano gli altri, inclusi i propri team o i propri riporti diretti, sugli standard di performance;
61% sono capaci di affrontare questioni spinose e prendere decisioni difficili;
60% agiscono nell’interesse dell’organizzazione e non nell’interesse proprio o del proprio team;
56% lavorano in collaborazione con i colleghi per abbattere barriere e allineare gli sforzi dei vari reparti;
53% esprimono ottimismo sulla propria attività e sul futuro.

Cosa dicono le organizzazioni leader
Ecco le risposte emerse nelle organizzazioni leader di mercato:
1. “I nostri leader sanno con chiarezza che cosa rappresenta un valore per i clienti”. Questo è fondamentale per orientare le discussioni strategiche e il processo decisionale.
2. “I nostri leader dimostrano un alto grado di maturità personale”. Questa è una qualità dei grandi capi, essenziale quando si lavora sotto stress.
3. “I nostri leader dimostrano una passione comune e ci guidano nell’attuazione della nostra strategia di business”. Quelli mediocri spesso si riempiono la bocca di belle parole sulla strategia ma si comportano come passacarte; quelli responsabili sono seriamente e genuinamente motivati a raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione.
Le organizzazioni top dicono in modo esplicito che cosa si aspettano dai loro responsabili. Questo passo è fondamentale per creare una buona leadership accountability.
Le aziende migliori organizzano incontri regolari tra i capi per consentire loro di fare network e costruire delle relazioni. Dove c’è una forte cultura della leadership si lavora per creare un senso di comunità.
Nelle aziende orientate al cliente è importante che “i leader capiscano che cosa chiedono i clienti”. Queste aziende si preoccupano di mettere in atto pratiche che consentano ai leader di ascoltare la voce del consumatore.

Sei competenze fondamentali
Ma quali sono quindi le competenze che ci si aspetta da un leader oggi?
1. Allineare e coinvolgere. Deve capire la strategia dell’organizzazione per cui lavora e il ruolo che avrà nella sua esecuzione; deve allineare e coinvolgere i dipendenti in modo che possano attuare efficacemente la strategia creando valore per i clienti, gli azionisti e la società.
2. Adottare una prospettiva che copre l’intera azienda. Deve definire il successo a livello di tutta l’azienda, promuovere la collaborazione interfunzionale e fare ciò che è giusto per i clienti e per l’azienda nella sua totalità.
3. Costruire delle relazioni. Nel nostro mondo interconnesso e interdipendente, le relazioni contano più che mai. Deve essere disposto a investire del tempo per arrivare a conoscere veramente gli stakeholder interni ed esterni e costruire delle relazioni basate sulla fiducia e sulla trasparenza.
4. Padroneggiare l’incertezza. L’ambiente di business sempre più complicato in cui ci troviamo a operare crea tantissime situazioni dominate dall’incertezza e dal rischio. Il compito del leader è quello di creare focalizzazione e aiutare i dipendenti a convivere con l’ambiguità e con lo stress che genera.
5. Sviluppare altri leader. Deve costruire una solida struttura di leadership che vada oltre se stesso. Vuol dire rendere più competenti i nuovi leader in modo che possano rafforzare l’organizzazione.
6. Esemplificare concretamente i valori. Un capo non può concentrarsi unicamente sui suoi piani personali o sugli obiettivi del suo team. La visione, i valori e gli obiettivi dell’organizzazione devono prevalere sull’ego e sugli interessi individuali. Significa mettere in equilibrio fiducia in se stessi e umiltà.

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