Rinnovato Ccnl Dirigenti Terziario

Due interessanti novità e un occhio attento alla competizione globale

Nel rinnovo, che riguarda oltre 21mila dirigenti, potenziati welfare e politiche attive, rimodulate le tutele in uscita, previsto un aumento retributivo. Per favorire l’inserimento di dirigenti nelle imprese oggi prive di manager esterni e aumentarne la competitività inserite agevolazioni contributive al welfare contrattuale. L’accordo, siglato la sera del 21 luglio da Manageritalia e Confcommercio dopo una lunga trattativa, rende il ccnl dirigenti del terziario, della distribuzione e dei servizi sempre più flessibile e capace di rispondere a esigenze di manager e aziende.
 
Un rafforzamento delle politiche attive con un voucher di 5.000 euro da utilizzare per servizi di ricollocazione presso società convenzionate o come consulenza per l’avvio di attività imprenditoriali e una contestuale riduzione di quelle passive agendo sui termini di preavviso del licenziamento e sulle indennità risarcitoria per il licenziamento ingiustificato. Un’azione sulla retribuzione attuale e differita, con un aumento retributivo di 350 euro lordi (2017/2018) e della previdenza complementare Mario Negri di circa 400 euro (2015/2018). Un aumento delle tutele previste in caso di malattie più gravi e una diminuzione per quelle che lo sono meno. L’inserimento di un articolo denominato “Produttività e Benessere” per promuovere e sostenere azioni volte a favorire le buone pratiche di age management e di welfare aziendale.
Poi una forte novità per la competitività del Paese. Agevolazioni contributive per tre anni sul welfare contrattuale per attrarre o trattenere manager nelle imprese e favorire la nomina e presenza di dirigenti anche nelle aziende prive di un valido management esterno alla famiglia dell’imprenditore.
L’accordo decorre dal 1° gennaio 2015, salvo quanto previsto da singole norme, e ha scadenza il 31 dicembre 2018.
 
Questi i punti salienti del rinnovo del Ccnl dirigenti del terziario, della distribuzione e dei servizi, siglato nella serata di ieri da Manageritalia e Confcommercio, che lo pongono ancor più come modello di riferimento per rispondere efficacemente alle sfide che il mercato impone. Un rinnovo frutto di una lunga e costruttiva trattativa che ha visto le due delegazioni convergere sulla centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro quale strumento per dare risposte efficaci per migliorare la produttività, aumentare l’occupazione e costruire un welfare integrativo sostenibile e inclusivo, improntato sulla solidarietà. Per favorire e valorizzare professionalità dei lavoratori e la competitività delle imprese con un sistema che faccia crescere la professionalità e la tuteli soprattutto con servizi al lavoro funzionali a chi lo cerca e/o lo perde.
 
<<Con questo rinnovo – ha detto Guido Carella, presidente Manageritalia – il contratto dirigenti del terziario conferma e amplia la sua capacità di essere un’indispensabile base di partenza perché imprese e manager instaurino rapporti di fiducia basati su valore scambiato, contributo apportato e sviluppo reciproco. Risponde al meglio alle necessità di flessibilità e tutela del lavoratore e dell’azienda con una modularità di valore e costo. Valorizza il management e aiuta la competitività delle imprese, perché da oggi ancor più nessuna azienda, anche la più piccola e in difficoltà, può motivare la sua “carenza” manageriale con la scusa del costo o della rigidità del contratto. Un rinnovo che ribadisce l’indispensabile ruolo e valore del contratto collettivo nazionale, rafforza il ruolo delle parti sociali e la strada della bilateralità>>.

Vedi il testo dell’accordo e l’informativa

 

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