Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha confermato anche per quest’anno la possibilità di uscire dal lavoro con la formula della pensione anticipata “Quota 103”, pensata per chi ha già alle spalle una lunga carriera contributiva (si veda il nostro articolo dedicato). Ma attenzione: i requisiti e le condizioni economiche variano in base al momento in cui si perfezionano i requisiti di accesso.
A chi è rivolta Quota 103
Possono fare domanda tutti coloro che sono iscritti all’INPS: lavoratori dipendenti, autonomi, impiegati pubblici e soggetti in Gestione separata. Inoltre, è possibile accedere anche utilizzando il cumulo gratuito dei contributi tra più gestioni previdenziali (escluse le casse professionali), a condizione che non vi siano periodi sovrapposti.
Lavoro e pensione: quando si può cumulare
Chi sceglie Quota 103 deve cessare il rapporto di lavoro dipendente, ma può proseguire un’attività autonoma, senza necessità di cancellazione dagli elenchi o chiusura della partita IVA. Tuttavia, non si possono cumulare redditi da lavoro con la pensione, tranne quelli da lavoro autonomo occasionale, entro un tetto annuo di 5.000 euro lordi. Superata questa soglia, il trattamento pensionistico viene sospeso per l’anno in corso.
I requisiti dal 2024 in poi
Chi matura 62 anni di età e 41 anni di contributi tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, potrà andare in pensione con Quota 103, ma solo dopo un periodo di attesa detto “finestra mobile”: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici. In tale ipotesi, l’importo della pensione è calcolato interamente con il sistema contributivo e non può superare quattro volte il trattamento minimo INPS (pari a 2.413,60 euro lordi mensili nel 2025).
Requisiti maturati entro il 2023: condizioni più favorevoli
Chi ha raggiunto i requisiti già entro il 31 dicembre 2023 (sempre 62 anni e 41 anni di contributi) gode di finestre di attesa più brevi (3 o 6 mesi) e di un tetto pensionistico più elevato: fino a cinque volte il minimo INPS, pari a 2.993,05 euro lordi mensili nel 2024.
Quota 103 rappresenta ancora un’opportunità interessante per chi intende accedere alla pensione anticipata, ma le recenti restrizioni economiche e i tempi di attesa richiedono valutazioni prudenti. È bene ricordare che il calcolo interamente contributivo può essere penalizzante rispetto al sistema misto, specie per carriere retributive lunghe. In certi casi, potrebbe convenire attendere la pensione ordinaria, sfruttando nel frattempo il “Bonus Maroni-Giorgetti” per chi resta al lavoro (si veda l’articolo dedicato a questo link).