La previdenza complementare è il secondo pilastro del nostro sistema pensionistico e si affianca alla previdenza obbligatoria con la finalità di integrare la stessa.
La disciplina di riferimento – D.Lgs. n.252/2005 – sancisce espressamente all’art. 1 che le forme di previdenza complementare erogano trattamenti pensionistici complementari al sistema obbligatorio “al fine di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale”. Come indicato all’art. 2 del suddetto decreto, possono aderire a tali forme pensionistiche anche i liberi professionisti e i lavoratori autonomi.
Tra le forme pensionistiche complementari possiamo individuare: fondi pensione negoziali (art. 3, D.Lgs. n.252/2005); fondi pensione aperti (art. 12, D.Lgs. n.252/2005), piani individuali pensionistici (art. 13, D.Lgs. n.252/2005), fondi pensione preesistenti (istituiti precedentemente al D.Lgs. 124/1993).
Abbiamo già trattato nel nostro Focus dell’opportunità o necessità di aderire ai fondi pensione, in questo articolo ci dedicheremo alle modalità di adesione, ai versamenti e alle prestazioni previste per i professionisti/lavoratori autonomi che intendono aderire al Fon.Te, Fondo Pensione Complementare per i dipendenti di aziende del terziario (commercio, turismo, servizi). Ricordiamo che dal 1° aprile 2022 la possibilità di adesione è stata estesa, infatti, anche ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi associati ad una delle Parti istitutive del Fon.Te (Confcommercio, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UILTuCS) o che abbiano un rapporto di collaborazione non occasionale con aziende che applicano ai dipendenti uno dei CCNL delle fonti istitutive (vedasi art. 5, Statuto Fon.Te).
Per quanto riguarda le modalità di iscrizione dal 1° aprile 2025 è possibile aderire completamente on-line, seguendo le istruzioni indicate sul portale ufficiale.
In merito ai contributi occorre sapere che:
- il contributo di adesione una tantum per gli iscritti liberi professionisti e lavoratori autonomi è di euro 30,00;
- l’importo della contribuzione può essere determinato liberamente, rispettando la misura minima da versare annualmente stabilita nella percentuale del 3% del reddito di lavoro autonomo dichiarato ai fini IRPEF con riferimento al periodo d’imposta del precedente anno, non potendo in ogni caso il versamento annuale essere inferiore ad € 1.200,00;
Il libero professionista aderente:
- ha diritto alle anticipazioni (ad esempio per spese sanitarie, acquisto prima casa, ristrutturazione, ulteriori esigenze previste) e ai riscatti stabiliti dalla normativa e dai regolamenti interni del Fon.Te;
- gode della rivalutazione dei contributi versati, con rendimenti in base alle linee di investimento scelto;
- può dedurre i contributi versati dal reddito complessivo ai fini IRPEF, fino ad un importo massimo di € 5.164,57 all’anno;
- ha una tassazione favorevole sui rendimenti maturati in fase di accumulo, soggetti ad aliquota del 20% (rispetto al 26% generalmente applicato);
- gode di un trattamento fiscale favorevole sulle prestazioni erogate dal Fon.Te e di costi di gestione contenuti.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni invitiamo a consultare il sito del Fon.Te a questo link.