Anche nel 2025, il requisito fondamentale per accedere alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) resta la cessazione involontaria del rapporto di lavoro. Rientrano in questa condizione il licenziamento per giustificato motivo soggettivo/oggettivo o giusta causa, la scadenza di un contratto a termine, le dimissioni per giusta causa, le dimissioni presentate durante il periodo tutelato di maternità, nonché alcuni casi specifici di risoluzione consensuale del rapporto.
Hanno diritto alla Naspi i lavoratori dipendenti, compresi apprendisti e soci lavoratori di cooperative, che possano vantare almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti la perdita dell’occupazione.
La Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante novità per gli eventi di cessazione involontaria che si verificano dal 1° gennaio 2025. Nel dettaglio, per i lavoratori che si sono dimessi volontariamente da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che, entro i 12 mesi successivi, vengano licenziati da un nuovo datore di lavoro, l’accesso alla Naspi è consentito solo se risultano maturate almeno 13 settimane di contribuzione nell’intervallo tra i due eventi. Non è quindi più sufficiente la riassunzione con contratto di breve durata: servono circa quattro mesi di contribuzione effettiva nel periodo tra le dimissioni volontarie e il licenziamento. Questa modifica vuole evitare comportamenti opportunistici e simulatori, garantendo che la Naspi resti un sostegno destinato a chi perde realmente il lavoro non per propria scelta. La nuova norma non si applica in caso di dimissioni per giusta causa o dimissioni durante il periodo di maternità/paternità (Circolare INPS n. 98 del 05/06/2025).
La domanda deve essere presentata telematicamente all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando SPID, CIE, CNS o tramite patronato. Se la richiesta è presentata tempestivamente, l’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla perdita dell’occupazione; in caso contrario, decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda. La richiesta vale anche come Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e comporta l’obbligo, entro 30 giorni, di sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato con il Centro per l’Impiego, pena la sospensione della prestazione.
La Naspi viene erogata mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino a un massimo di 24 mesi.
L’importo, calcolato sulla retribuzione media imponibile, non può superare 1.562,82 euro nel 2025 e si riduce del 3% al mese dal sesto mese di fruizione (dall’ottavo per gli over 55).