Con Circolare n. 11/E del 18 luglio 2025 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle novità relative agli ISA e alla classificazione ATECO 2025.
Abbiamo già trattato nel focus della nuova classificazione dei codici ATECO entrata in vigore il primo gennaio del corrente anno e resa operativa il primo aprile, sostituendo la versione ATECO 2007 – Aggiornamento 2022.
La circolare chiarisce che l’attuale codificazione – conformemente a quando avvenuto in ambito europeo con la nuova classificazione NACE – ha innovato i codici di attività e le relative note esplicative, riguardando sezioni, divisioni, gruppi, classi, categorie, sottocategorie.
La riclassificazione ATECO 2025 ha reso necessario un aggiornamento straordinario degli ISA, rispetto alla revisione prevista almeno ogni due anni dalla loro prima applicazione o dall’ultima revisione, a norma dell’art. 9-bis, comma 2, Decreto-Legge n. 50/2017 (c.d. Decreto ISA).
La modulistica ISA relativa al periodo d’imposta 2024 è aggiornata rispetto alla nuova classificazione; sul portale ISTAT è pubblicata la tavola di raccordo bidirezionale tra le classificazioni ATECO 2007 – Aggiornamento 2022 e ATECO 2025 per aiutare i contribuenti nelle procedure di nuova codifica.
Cosa deve fare il contribuente?
L’Amministrazione Finanziaria chiarisce che:
- non vi è un obbligo di presentare una dichiarazione di variazione dei dati relativi all’attività svolta (come già ribadito in altri documenti di prassi);
- il contribuente che ritenga necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate una nuova codifica maggiormente rappresentativa della propria attività, dovrà effettuare la relativa dichiarazione:
- con la Comunicazione Unica (ComUnica) di Unioncamere, se iscritto nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio;
- utilizzando uno dei modelli pubblicati sul portale dell’Agenzia delle Entrate, che per imprese individuali e lavoratori autonomi è denominato modello AA9/12 (ne abbiamo parlato qui), se non iscritto nel suddetto Registro.