Percezione divario di genere in Italia e in Europa: indagine INAPP

Pubblicati il 2 ottobre i risultati dell’undicesimo Round della European Social Survey relativi alla percezione delle disparità tra uomini e donne

Come è percepito il divario di genere in Italia? È una delle domande a cui è possibile rispondere leggendo il Rapporto INAPP pubblicato il 2 ottobre 2025, con i risultati dell’European Social Survey, Round 11.

Ricordiamo che l’INAPP, ossia l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, è un ente pubblico con la vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che svolge anche attività di studio e di ricerca. L’analisi condotta abbraccia il contesto europeo, indagando le differenze di genere e la relativa percezione, con riferimento al mercato del lavoro, all’uso del tempo, al benessere, alla fiducia ed ai valori.

Come è evidenziato nel comunicato stampa dell’INAPP, nel nostro Paese a reputare che il genere femminile sia trattato con meno equità nelle assunzioni, nelle retribuzioni e nel progresso di carriera è il 58% delle donne e il 43,6% degli uomini. Tali valori sono inferiori rispetto alla media europea (64,1% delle donne e circa il 50% degli uomini).

Dai risultati dell’indagine emerge che in Italia vi è una percezione inferiore della problematica rispetto all’effettiva portata; nel Rapporto INAPP, in particolare, si osserva come la disparità di genere nel mondo del lavoro si confermi “un fenomeno strutturale e persistente” e come la percezione sia influenzata anche da “fattori culturali e sociali”. Con riferimento alla “dissonanza tra percezioni individuali e condizioni oggettive” si osserva come ciò rischi di “indebolire la pressione sociale verso l’adozione di misure nuove, rendendo più difficile la costruzione di un consenso diffuso attorno a politiche strutturali” (vedasi pag. 57 e ss. “Alcune considerazioni conclusive”).

Nonostante un disequilibrio nella percezione del divario di genere in ambito lavorativo, l’analisi registra in Italia un generale favore della popolazione all’adozione di interventi normativi volti a supportare l’uguaglianza tra uomo e donna, con particolare riferimento all’equità retributiva e ai congedi parentali. Si tratta di questioni di fondamentale rilevanza anche nella Direttiva (UE) 2023/970 che mira a rafforzare l’applicazione del principio della parità di genere attraverso la trasparenza salariale (ne abbiamo parlato qui).

Il comunicato stampa dell’INAPP e il Rapporto “Differenze tra donne e uomini nelle percezioni e nelle opinioni su lavoro, uso del tempo, benessere, fiducia e valori” sono pubblicati sul portale dell’Istituto a questa pagina.

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