Congedo parentale: le novità del 2025 alla luce della circolare INPS n. 95/2025

La circolare INPS n. 95 del 26 maggio 2025 fornisce le istruzioni operative per la gestione dei congedi parentali dopo le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.

Con la circolare INPS n.95/2025 si completa il quadro operativo per la gestione del congedo parentale rivolto alle lavoratrici e lavoratori subordinati dopo le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024). La novità principale riguarda linnalzamento in via strutturale dellindennità per il congedo parentale, che passa dal 30% all80% della retribuzione per un massimo di tre mesi complessivi, spettanti alla coppia genitoriale. L’INPS tiene a specificare che non si tratta di un’aggiunta di ulteriori mesi, ma dell’elevazione della misura dell’indennità prevista solo per quei periodi che ricadono nei primi tre mesi spettanti a ciascun genitore e non trasferibili all’altro.

A partire dal 1° gennaio 2025, l’elevazione dell’indennità all’80% si applica ai figli nati, adottati o affidati dalla stessa data in poi. Tuttavia, il diritto può estendersi anche ai casi precedenti, se almeno uno dei due genitori conclude il congedo di maternità o paternità obbligatorio dopo il 31 dicembre 2024. Nella pratica, quindi, occorrerà esaminare ogni singola situazione andando a verificare ciascun periodo utilizzato.

Un chiarimento importante della circolare riguarda il calcolo della fine del congedo di maternità. Ai fini del diritto all’indennità maggiorata, devono essere considerati anche i giorni non fruiti prima del parto e gli eventuali periodi di interdizione post-partum disposti dall’Ispettorato territoriale del Lavoro.

I tre mesi complessivi di congedo parentale indennizzati all’80% possono essere fruiti da uno solo dei genitori oppure suddivisi, anche negli stessi giorni e per lo stesso figlio, purché restino entro i sei anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento). I mesi successivi sono indennizzati al 30% o non indennizzati, secondo la normativa vigente.

La domanda di congedo deve essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso SPID, CIE, CNS o tramite patronato. È necessario indicare l’opzione per l’indennità maggiorata per la lavoratrice o il lavoratore. Una copia della richiesta va consegnata al datore di lavoro, che provvederà all’erogazione e al conguaglio tramite i flussi Uniemens, secondo le codifiche previste dalla circolare.

Infine, in caso di indebita fruizione, sarà il datore di lavoro a recuperare l’importo e restituirlo all’INPS. Per cautelarsi, le aziende potrebbero richiedere un’autocertificazione alla/al dipendente, utile per verificare la spettanza del diritto e la corretta suddivisione tra i due genitori. L’Istituto ricorda inoltre che il congedo parentale può essere sospeso in caso di malattia del bambino.

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