Servizi: i margini di profitto

Le analisi dell’Osservatorio del Terziario Manageritalia evidenziano la spinta economica del settore dei servizi nel generare attività in altri settori

Quali sono i margini di profitto dei diversi settori del terziario? L’Osservatorio del Terziario Manageritalia apre un focus anche su questo aspetto poco conosciuto, ancor più a livello macro.

Il lancio dell’osservatorio ha aperto un ampio dibattito: grande da più parti l’interesse per analisi spesso inedite e che danno vita a un dialogo a vari livelli per ripartire con un terziario sempre più in grado di giocare il suo ruolo determinante oggi e in futuro per ogni economia avanzata. Per questo riprendiamo di volta in volta alcuni dei punti chiave del rapporto e condividiamo analisi, riflessioni e traiettorie per crescere davvero e in tutti i sensi. Vediamo oggi con il capitolo su Margini di Profitto (capitolo 2, paragrafo 2.6).

Margini di profitto
I margini di profitto (espressi come il rapporto tra il surplus operativo lordo e il fatturato nominale) tendono ad essere simili tra i settori, nell’intervallo tra il 20% e il 30%. Questi margini sono stati abbastanza stabili dal 2010 (anche durante la crisi del debito sovrano della zona euro a partire dal 2012) e sono alla pari con altre grandi economie della zona euro. Sono scesi di un paio di punti percentuali da allora, ma le diminuzioni sono state ampiamente distribuite tra i settori, indicando che non ci sono stati sviluppi materiali che hanno avuto un impatto su un settore in particolare.


Le attività immobiliari hanno margini molto alti in tutti i paesi europei. Il fatturato è essenzialmente il valore totale di tutte le transazioni immobiliari. L’importo che spetta agli agenti è relativamente basso e viene pagato generalmente in percentuale alla transazione. Il costo di costruzione di una casa o di un edificio è generalmente molto inferiore al suo prezzo di vendita. Di conseguenza, i profitti che spettano al costruttore sono una quota molto grande del valore totale della transazione. A livello aggregato, questo si traduce in margini di profitto di oltre l’80%. Nonostante la debolezza dei prezzi immobiliari negli ultimi dieci anni, i margini di profitto immobiliari non sono cambiati significativamente, principalmente grazie alla riduzione dei costi di costruzione.

Il settore dell’istruzione ha margini molto bassi, poiché le scuole per tutte le fasce d’età sono, con poche eccezioni, gestite come entità senza scopo di lucro.

Scopri di più sull’Osservatorio del Terziario Manageritalia.
Vai al rapporto dell’Osservatorio del Terziario sviluppato con Oxford Economics.

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