Puglia e startup: Liberaria

Opportunità per i giovani sotto il segno dell’innovazione. L’ultima edizione di Talenti per il futuro “Fiorenzo Cagnetta” ha approfondito progetti di business che hanno preso il via in Puglia. Il lavoro non si cerca più: si crea

Manageritalia Bari traccia una strada concreta con opportunità da cogliere a favore dell’occupazione giovanile: la startup. È proprio la Puglia infatti una delle regioni che negli ultimi anni ha visto il fiorire di iniziative imprenditoriali di successo con questo business model.

Il percorso ha preso il via nel corso della quarta edizione dell’evento “Talenti per il futuro Fiorenzo Cagnetta” dello scorso dicembre, un appuntamento organizzato dell’associazione pugliese per mettere in contatto manager e figli degli associati e creare sinergie, scambi di informazioni sul mercato del lavoro, valutare possibili candidature e offrire utili consigli professionali, offrendo allo stesso tempo borse di studio dedicate ai figli di quadri, professional e volontari. L’ultimo appuntamento era intitolato “Manager & Startup”. Che cos’è una startup? Come trasformare un sogno in un progetto concreto e sostenibile? Come reperire il capitale iniziale per avviare un’impresa? A queste e altre domande hanno risposto esperti come Davide Neve, socio AULAB, e Salvatore Modeo, membro direttivo Confcommercio Gruppo Giovani di Lecce.

I cinque progetti selezionati

Dopo un’attenta scrematura, Manageritalia Bari ha selezionato cinque startup che durante l’evento hanno presentato i loro business plan: Bellavita in Puglia (e-commerce, proposte promozionali, viaggi, spa, ristoranti); Liberaria (casa editrice indipendente); Network distribution (distribuzione di abbigliamento e calzature fashion e sportswear); Touplay (organizzazione eventi per il turismo creativo ed esperienziale); Bauzar (e-commerce vendita prodotti per animali di compagnia).

Oggi ci confrontiamo con l’editore Giorgia Antonelli.

Avviare una casa editrice di questi tempi richiede molto coraggio: quali sono i vostri obiettivi?
Sono consapevole che decidere di aprire un’attività di tipo prettamente culturale come una casa editrice, di questi tempi, possa apparire una scelta azzardata, a un primo sguardo, ma ritengo che la passione e la professionalità siano i requisiti fondamentali per riuscire nel proprio lavoro, ed è con questi strumenti che ho deciso di realizzare qui in Puglia ciò che di solito cerco altrove: un centro di produzione di buoni libri, che abbiano una evidente qualità letteraria e a cui si unisca anche un progetto grafico preciso e identificabile, allo scopo di creare un prodotto bello sia dentro che fuori, che crei un patto di fiducia con i lettori. L’obiettivo è anche quello di organizzare attività di promozione della lettura in senso lato, creando un circolo virtuoso della letteratura nella nostra regione, troppo spesso ai margini della proposta culturale del Paese.

Su quali titoli e autori avete deciso di puntare?

Non abbiamo selezionato titoli o autori in base a una precisa strategia, ma scegliamo in base al nostro gusto personale, alla nostra linea editoriale e al valore letterario che intravediamo nei testi. Per questo motivo pubblichiamo romanzi e racconti sia italiani che stranieri, sia di autori noti che esordienti, dedicando molto spazio allo scouting letterario delle nuove voci del panorama italiano e internazionale. Sul nostro sito www.liberaria.it, è possibile avere un’idea delle scelte editoriali fatte finora e che ci hanno regalato grandi gioie e molte soddisfazioni.

Come dovrebbe essere raccontata la Puglia e la sua ricca tradizione culturale secondo lei?
Credo che la Puglia migliore si racconti in base a quello che fa, al di là degli stereotipi, che rischiano di intrappolarci. Il nostro progetto è pugliese solo nella geo localizzazione, ma non mira a promuovere una presunta identità pugliese fuori dalla regione. Abbiamo in catalogo solo due autori pugliesi,  ad oggi, e i nostri libri arrivano in tutta Italia grazie alla distribuzione di Messaggerie libri e ai rapporti diretti che abbiamo stretto con le librerie indipendenti di tutta Italia. La nostra tradizione è in quello che siamo e che facciamo, ma limitarsi a pensarsi solo come “pugliesi” sarebbe riduttivo. Portiamo lustro al nostro territorio ogni volta che qualcuno di noi realizza qualcosa di ben fatto, quando l’identità che naturalmente possediamo incontra il resto del mondo ed esce dal provincialismo, senza ostentazione di caratteristiche tipiche, ma grazie all’individualità e alla creatività delle persone. Creare qualcosa che abbia radici qui per espandersi altrove, come accade nel resto d’Italia, per me è il modo migliore per raccontare questa magnifica terra e la sua gente.

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