Richiesta interruzione prescrizione

Cari lettori,

seguitiamo a ricevere, nei vostri commenti, richieste di chiarimento in merito alla posizione di Manageritalia rispetto alla opportunità – da taluni ravvisata – di attivarsi, a mezzo lettera raccomandata, presso l’INPS, per chiedere il riconoscimento degli importi pensionistici che si assumono dovuti per effetto della nota sentenza n.70/2015 della Corte Costituzionale.

Al riguardo, abbiamo più volte reso noto che – questa è l’opinione degli avvocati che seguono l’azione proposta dalla CIDA per i pensionati – una tale richiesta è ritenuta legalmente non necessaria, dal momento che fino a nuova declaratoria di incostituzionalità, il minor importo pensionistico attribuito ai pensionati soggetti al blocco della perequazione 2012 – 2013 deriva dalla legge 109/2015 di conversione del D.L. 65/2015; pertanto, chiedere all’INPS somme ulteriori e diverse da quelle attribuite per legge non avrebbe effetto alcuno.

Alle predette richieste di chiarimento, si sono poi aggiunte le preoccupazioni di coloro i quali temono di perdere i propri diritti su tali presunte somme dovute, per effetto del decorso della prescrizione. Anche su questo argomento, la posizione degli avvocati è ferma: al momento, non essendovi il diritto al rimborso, non è configurabile alcun decorso della prescrizione, dunque non occorre alcun atto interruttivo.

Tanto premesso, per quanto Manageritalia confermi l’adesione alla linea di opinione dei propri avvocati ritenendo che non occorrano particolari iniziative da parte degli interessati, raccogliendo le sollecitazioni dei lettori rendiamo comunque disponibile un modulo (si può scaricare dal link a fine testo) che potrà essere inviato all’INPS, a mezzo lettera raccomandata A.R., con il quale oltre a richiedere la ricostituzione della pensione con il rimborso degli arretrati che sarebbero dovuti non considerando l’attuale legge 109/2015, viene dato valore di atto interruttivo della prescrizione.

Concludo dicendo che se qualcuno mi domandasse, “ma lei la invierebbe?”, risponderei “sì, non perché lo ritenga necessario, ma per essere sicuro di aver comunque fatto tutto quel che avrei potuto, anche inviare una lettera ad abundantiam“.

Modulo richiesta Inps

 

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