L’accanimento sui pensionati che “hanno il torto” di prendere poco più di 2mila euro netti al mese è una delle cifre della Legge di stabilità 2016, approvata alla fine dello scorso anno. Un accanimento senza limiti che viene protratto per altri tre anni e che conferma l’ “oscurantismo” verso la parte più produttiva del Paese, le persone che pagano e hanno sempre pagato tutte le tasse.
Lo scrive Guido Carella, presidente di Manageritalia, nella sua rubrica su Business People di dicembre, che si può leggere a questo link.
Nell’articolo si analizzano alcune delle misure chiave della Legge, che sembra “avere qualche sprazzo di illuminazione” per l’intenzione (attuata purtroppo in modo parziale) di favorire la retribuzione variabile e la produttività ma non riesce però ad affrontare adeguatamente la questione fiscale, continuando ad aumentare le imposte e a ridurre le tasse a danno della classe media, ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.