Otto aree per una strategia sul lungo termine

È in fase di avvio il Piano operativo Manageritalia 2024-2028, che svilupperà le principali istanze emerse durante l’ultimo Congresso e sintetizzate nelle mozioni e nei temi fondativi
futuro del management

Ne parliamo con il vicepresidente Simone Pizzoglio, che coordinerà le attività insieme a otto project leader nazionali selezionati su tutti i territori, ora al lavoro con le squadre appena costituite.

Qual è il senso del Piano operativo per Manageritalia?

«Il Piano operativo (PO) è il modo in cui le mozioni discusse e votate al Congresso diventano elementi concreti del pensiero e delle azioni di Manageritalia. È la realizzazione di quanto gli oltre 400 delegati al Congresso, forti anche di quanto emerso nei precongressi delle Associazioni territoriali, hanno indicato come prioritario per la nostra Associazione. Le aree oggetto del Piano operativo Manageritalia 2024-2028 sono:

  • Valorizzazione dei territori;
  • Un nuovo patto sociale: lavoro, welfare, equità;
  • Crescita sostenibile ed economia dei servizi;
  • Rappresentanza e governance.

A queste si aggiungono, per la prima volta su iniziativa del comitato di presidenza, per poter dare più risalto alla nostra azione, quattro temi fondativi, che toccano tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione:

  • Dei & Genere;
  • AI & Digitalizzazione del lavoro;
  • Formazione continua e sviluppo delle competenze;
  • Esg, sostenibilità e responsabilità sociale.

Questi sono i pilastri intorno ai quali costruire il nostro pensiero e un patrimonio di conoscenze essenziali e condivise per dare corpo alla nostra leadership culturale sulla managerialità e sul lavoro».

Chi coinvolge e come si sviluppa?

«Il PO coinvolge tutto il sistema Manageritalia: la Federazione e le sue 14 Associazioni, le società e gli enti bilaterali. Ma, soprattutto, ha l’ambizione di coinvolgere le persone, i nostri associati. La sua forza sta nel processo “dal basso” (bottom up), che lo connota, e parte dall’energia propositiva della nostra base associativa, valorizzando le prospettive dei territori e le competenze delle persone. Dal punto di vista organizzativo, ogni mozione e ogni tema fondativo ha un project leader nazionale che coordina e organizza le attività dei gruppi di lavoro, formati da oltre 150 persone che hanno risposto a inizio anno alla “call for participation” aperta ai nostri associati e veicolata dalle Associazioni. Un grande successo, anche se non sorprendente: già durante le assemblee e gli incontri sul territorio era emersa una grande voglia di contribuire attivamente alla costruzione della “Manageritalia che vorrei”, titolo e obiettivo dei lavori di Precongressi e Congresso. E i project leader sono una rappresentanza molto ampia di tutti i territori e delle competenze ed esperienze professionali che ci caratterizzano».

Quali sono i principali obiettivi e ritorni attesi?

«Costruire insieme, con una raccolta organizzata e strutturata delle energie e dei pensieri della base associativa, è più di un’ambizione. È la realizzazione dell’idea di un’Associazione di rappresentanza vitale, efficace e vicina a quello che serve ai nostri iscritti e ai manager di un’economia dei servizi evoluta come quella del nostro Paese. Oggi la società e il mercato del lavoro sono troppo complessi per una gestione che non parta da quella che amo definire “intelligenza collettiva”: il PO, come detto, è lo strumento per attivarla e darle corpo. In termini pratici, l’attività di ogni mozione e tema fondativo parte dall’organizzazione che ogni project leader darà al suo gruppo di lavoro; i risultati potranno essere:

  • raccolta, condivisione e diffusione di contenuti specifici con tutti gli associati e stakeholder, con la realizzazione di pubblicazioni, manifesti, convegni dedicati;
  • redazione di contributi e contenuti utili al posizionamento di Manageritalia su temi specifici;
  • raccolta di suggerimenti e idee per l’azione di rappresentanza, per i servizi e per l’indirizzo dell’azione degli enti;
  • valorizzazione delle iniziative delle Associazioni aderenti e, più in generale, di tutto quello che può fare crescere la nostra Organizzazione»

Qual è il percorso e come si svilupperanno i lavori?

«L’avvio del PO segue una roadmap che ha visto un lungo periodo di preparazione, dopo che le linee progettuali sono state condivise al Manageritalia Camp dello scorso ottobre e presentate all’Assemblea nazionale di novembre. È stata creata una struttura di supporto operativo e un’infrastruttura tecnologica per agevolare la partecipazione di tutti. I project leader si coordinano tra loro e con la presidenza su base quindicinale tramite riunioni in remoto, condividendo pratiche e criticità. Allo stesso tempo, ciascun project leader organizza, con un ampio grado di autonomia e flessibilità, i lavori interni al proprio gruppo, anche per tutelare l’eterogeneità delle tematiche. L’avanzamento dei lavori sarà condiviso attraverso tutti i nostri canali di comunicazione (rivista, sito e social), con relazioni periodiche al comitato di presidenza, a seguire ai consigli direttivi e, infine, nei principali appuntamenti istituzionali: le assemblee. Gli associati che volessero partecipare possono salire a bordo anche in itinere rivolgendosi alla propria Associazione territoriale»

Clicca qui per scoprire di più sul Piano Operativo Manageritalia 2024-2028: gli obiettivi, il piano di mandato e i project leader nazionali.

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