On the road: tappa a Manageritalia Emilia-Romagna

Un rapido giro per l’Italia per vedere da vicino come sono ripartite dopo l’estate le Associazioni territoriali. Oggi ci confrontiamo con Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna

L’Emilia Romagna è in ripresa, e la nostra Associazione territoriale con lei: nuova sede associativa, nuovi progetti formativi, nuove collaborazioni con gli stakeholder caratterizzano questa fase di grande fermento.

Come è ripartita la vostra attività dopo la pausa estiva?
«In Manageritalia Emilia-Romagna c’è una vera aria di Rinascimento, enfatizzata anche dalla nostra nuovissima sede associativa. Contiamo di rivedere in presenza molti dei nostri associati, sia per seguirli da vicino nei servizi di consulenza, sia per ricominciare a fare eventi dal vivo».

Secondo il vostro osservatorio, qual è la situazione circa l’occupazione dei dirigenti?
«Fortunatamente non abbiamo notato nei nostri associati maggiori perdite di impiego dovute alla pandemia: ci sono situazioni di crisi, ma in linea con altri periodi. Durante il lockdown facemmo un’analisi con i nostri HR associati che ci confermarono il mantenimento delle posizioni delle alte professionalità da parte delle aziende. A settembre 2021 possiamo dire che è ancora così».

Quali sono i servizi al momento più richiesti dai manager? Quali le novità?
«Servizi di previdenza, approfondimenti su servizi sanitari, ma anche richieste di formazione in ambiti high-tech. Dal 2015 collaboriamo con Unibo per la formazione di Manager per la Sostenibilità e nell’ultimo periodo stiamo lavorando a percorsi dedicati alle nuove professioni, ad esempio il Mobility Manager (necessario da fine 2021 per le imprese con un numero di collaboratori maggiore di 100)».

Come state collaborando sul territorio con i vostri stakeholder per contribuire alla ripresa e alla crescita?
«Abbiamo avviato collaborazioni con le università per progetti di sostenibilità ed economia circolare: ad esempio con Unibo abbiamo avviato una ricerca per la rendicontazione del lavoro agile in undici aziende, per misurare risultati oggettivi svincolati dal momento pandemico. Attraverso Manager 3D, il gruppo delle dirigenti, collaboriamo inoltre con la Regione al “Fondo regionale per l’imprenditoria femminile e Women New Deal”, progetto volto a favorire l’avvio, la crescita e il consolidamento di attività imprenditoriali a conduzione femminile. Le associate di Manager 3D hanno messo a disposizione il proprio knowhow per aiutare le nuove imprenditrici a preparare il business plan, mentre da parte delle istituzioni si prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato fino a 30.000 euro.
Abbiamo poi avviato un dialogo con il mondo dei workers buyout, cioè quei dipendenti che acquistano la propria società quando questa è in crisi, dando vita a una cosiddetta impresa rigenerata. Lavoriamo per far incontrare i nostri manager con le imprese in crisi, così da portare le giuste competenze in quelle realtà con potenzialità di ripartenza e garantire il mantenimento dei posti di lavoro».

Quali sono le prospettive economiche per l’Emilia-Romagna?
«L’Emilia-Romagna è in ripresa, stiamo correndo verso il pieno recupero dei livelli pre-crisi: nel secondo trimestre del 2021 la crescita è stata superiore a quella di Lombardia e Veneto e l’anno si chiuderà con un aumento del Pil del 6%; anche l’export cresce a livelli superiori di quelli del 2019. Questo trend si rafforza ogni giorno di più, in particolare per i settori dimostratisi più resilienti come biomedicale, farmaceutico, gdo, elettronica, costruzioni e, naturalmente, hospitality: le strutture turistiche hanno adattato la propria offerta alle restrizioni imposte dalla pandemia, e questo ci ha premiato, soprattutto nel 2021».


 

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