Qual è il purpose della tua area e come intendi dargli corpo?
«La mia area intende promuovere l’approfondimento e la discussione con attenzione e confronto a 360°. Il punto di partenza saranno i documenti dei precongressi delle Associazioni territoriali che hanno condotto al Congresso del 14 giugno 2024. In quell’occasione è stata deliberata la mozione “Un nuovo patto sociale: lavoro, welfare, equità”, che rappresenta la propria assoluta centralità nel contratto collettivo nazionale. Daremo corpo a questo obiettivo attraverso l’informazione e l’approfondimento, anche con contributi esterni al gruppo, promuovendo la discussione e il confronto, le idee e le proposte che possono contribuire a una visione sindacale in grado di reggere ai cambiamenti in corso».
Qual è il tuo ruolo e cosa chiederai al tuo team?
«Il mio ruolo, inter pares, sarà semplicemente quello di coordinare, valorizzare e facilitare le istanze territoriali, stimolando l’innovazione dei contenuti e dei metodi, così da argomentare possibili proposte in una visione nazionale associativa coerente. Al team chiederò innanzitutto un impegno attento nell’ascolto del territorio e di essere ponte verso stakeholder esterni (istituzioni, imprese, università, società civile). Mi auguro inoltre che sia un
gruppo che non si limiti a “osservare” i problemi, ma che si senta chiamato ad agire, elaborando soluzioni concrete e facendo sentire la propria voce nei luoghi decisionali della Federazione».
Quali sono le priorità strategiche e operative?
«Le priorità strategiche sono quelle contenute nella mozione deliberata dall’ultimo Congresso. Tra queste: confermare l’assoluta centralità del ccnl; comprendere e anticipare i cambiamenti organizzativi del lavoro; benessere dei luoghi di lavoro e potenziamento del welfare aziendale; maggiore equità fiscale, supportata da efficienti controlli nel rispetto della solidarietà sociale e intergenerazionale; proseguire nell’integrazione tra il servizio sanitario nazionale e il Fasdac con regole etiche fondate sulla solidarietà. Operativamente, lavoreremo su incontri tematici, ascolto attivo degli associati e momenti di confronto per contribuire alla stesura del position paper di Manageritalia».
Quali output vorresti uscissero?
«Sarebbe un ottimo output se dal lavoro del team si generasse una proposta di evoluzione del contratto collettivo fondata sulle priorità indicate nella mozione. E, a supporto, un documento politico-programmatico condiviso che metta a sistema i contributi territoriali. Ovviamente, è da evidenziare come anche il lavoro stesso del team potrà essere un risultato concreto nel generare impatto, stimolare il coinvolgimento degli associati e rafforzare la credibilità della Federazione come interlocutore autorevole nel disegnare il futuro del moderno lavoro manageriale».
PIANO OPERATIVO 2024-2028
Il Piano operativo 2024-2028 di Manageritalia (vedi qui), nato da mozioni congressuali e temi fondativi individuati dal comitato di presidenza, definisce e dà corpo all’identità, alla direzione e alle sfide prioritarie per i prossimi anni. Sono otto le aree strategiche che guidano lo sviluppo delle attività. Ognuna di queste è coordinata da un project leader nazionale, affiancato da gruppi di lavoro snelli e supportati da esperti on demand. Il coordinamento generale è affidato a Simone Pizzoglio, vicepresidente Manageritalia con deleghe al Marketing associativo e all’esecuzione del Piano. Il progetto si fonda su un approccio partecipato e inclusivo, con oltre 150 manager coinvolti grazie a una call for participation che ha valorizzato l’energia e le competenze della base associativa. Le adesioni sono sempre aperte rivolgendosi alla propria Associazione territoriale. Scopri di più su obiettivi, piano di mandato e project leader nazionali.
