Packaging a tutta sostenibilità

Trend e best practice delle aziende

Nel packaging vince il verde. Attenzione: non parliamo di tonalità cromatica quanto piuttosto di approccio. La sostenibilità è infatti diventata un requisito essenziale e coinvolge ormai tutte le fasi del processo: dalla produzione (si pensi all’utilizzo di materie prime di origine naturale) alla dismissione (per esempio, la possibilità di riciclo o di riutilizzo dell’imballaggio).

Quali sono i trend attuali in termini di pack sostenibile? In altri termini, come si stanno muovendo le aziende per realizzare confezioni che siano davvero green? Di fatto, è possibile identificare tre linee di evoluzione:

1. Refill. Perché buttare il contenitore quando si può semplicemente reintegrare il contenuto? È un vecchio sistema (nel dopoguerra, si andava ad acquistare il latte con la bottiglia di vetro, che veniva riempita sul momento) tornato in auge da alcuni anni. Ad adottarlo sono state soprattutto le aziende di cosmetica, sia in ambito skincare (per esempio, lo scrub o il trattamento per il viso) sia in ambito makeup (rossetto, fard, ombretto ecc). Attenzione: il trend riguarda anche il luxury beauty, a dimostrazione che la sostenibilità è un trend a cui nessuno può sottrarsi. Un esempio è rappresentato dalla crema n° 1 de Chanel, di cui si può acquistare la ricarica da inserire nel vasetto originario. Qual è il vantaggio? Lato consumatore, c’è un risparmio economico (la ricarica di Chanel, per esempio, costa 85 euro, versus i 100 del pack completo). Lato company, c’è, invece, un tema di posizionamento e di comunicazione in ottica green.

2. Reduce. L’obiettivo è eliminare tutti gli elementi del pack che non sono davvero utili/funzionali, così da ridurre il materiale impiegato a livello produttivo e, nel contempo, limitare la quantità di materiale destinato alla pattumiera. Insomma, la logica è “less is more”. Esempi emblematici arrivano dal food, dove si è assistito a una progressiva semplificazione delle confezioni, con la rimozione di una parte degli imballaggi interni. Ancora più “estrema” è la scelta del brand coreano di acqua minerale Montbest, che ha lanciato una bottiglia no-label, sopprimendo così anche l’etichetta.

3. Recycle. Quando si tratta di pack, il riciclo assume una duplice valenza. Si tratta da un lato di utilizzare materiale (come plastica, cartone o cartoncino) riciclato e dall’altro di favorire il riciclo di tutti i componenti della confezione (imballo esterno e interno, eventuali separatori ecc). Gli esempi sono moltissimi e riguardano svariate categorie merceologiche, food e non food. Case histories interessanti si trovano, in particolare, nel beverage. Si pensi allo sviluppo delle bottiglie in R-Pet, oppure ai programmi per il riciclo delle lattine.

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