Le competenze dei manager per le città di domani

Il progetto di #Prioritalia a supporto del Paese per ridisegnare le nostre città si consolida in un percorso che ha come finalità la costruzione di una policy di sviluppo urbano

QUALI SONO LE TRE COSE PIÙ IMPORTANTI CHE VORREI VENISSERO REALIZZATE PER LA MIA CITTÀ? Quali interventi in concreto andrebbero attuati nell’immediato? Nella mia città è stato fatto qualcosa di positivo negli ultimi anni che ho particolarmente apprezzato? Per capire come trasformare le città in cui viviamo in luoghi dove sia desiderabile abitare, lavorare, far crescere i figli, studiare, divertirsi, ciascuno di noi dovrebbe porsi alcune semplici domande. Perché è sempre importante partire dai dati di realtà per riuscire, poi, a dare spazio ai propri desideri, anche quando questi possono apparire a prima vista difficili da mettere in pratica.

Il progetto per ridisegnare le città
È questa l’idea alla base del progetto sulle città del domani promosso da #Prioritalia in vista del prossimo rinnovo delle amministrazioni locali. Un percorso articolato in più tappe di ampio respiro che punta a coinvolgere una pluralità di attori e competenze. Mille cittadini residenti in 15 città, attraverso un’indagine sui loro bisogni e le loro aspirazioni, e cinquanta attori con un ruolo attivo nella società. Tra questi, un significativo numero di manager impegnati sui temi dell’innovazione e dello sviluppo, attraverso gruppi di lavoro mirati a identificare azioni innovative urbane per le città e un panel di decisori, sia pubblici che privati, attraverso la restituzione dei risultati raccolti nel corso dei vari momenti di ascolto e di scambio.
Un metodo fondato sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla collaborazione progettuale tra esperti e manager inseriti nel mondo produttivo, persone abituate alla concretezza esecutiva e dotate di approccio sistemico e visione prospettica, competenze manageriali oggi indispensabili per gestire le sfide della complessità.

Le città italiane sono chiamate a modificarsi
Siamo messi proprio male. Nella classifica curata da Mercer sulle città più vivibili del mondo, sette delle prime dieci sono europee, ma nessuna italiana è nelle posizioni di testa. I principali criteri di valutazione presi a riferimento la dicono lunga sulla condizione dei nostri centri urbani: la sicurezza, la stabilità politico-economica, l’educazione e la cultura, la sanità e il welfare, il divertimento e i trasporti pubblici. Le nostre città hanno ancora molto da fare sotto questi aspetti. Sono chiamate a modificarsi profondamente a partire dalla riorganizzazione dell’uso degli spazi, l’adozione di misure per il risparmio energetico e la lotta agli sprechi, la messa a punto di azioni per la tutela dai rischi legati a fenomeni naturali, l’ottimizzazione nell’uso del patrimonio culturale, sino all’innovazione dei modelli di lavoro e di convivenza civile.

Nella classifica curata da Mercer sulle città più vivibili del mondo, sette delle prime dieci sono europee, ma nessuna italiana è nelle posizioni di testa

Come aiutare il Paese   
Servono politiche cittadine “intelligenti” e “inclusive” che aiutino a rigenerare lo stesso concetto di comunità e di città, altro che piani rivolti quasi esclusivamente alla manutenzione del manto stradale, alla pulizia delle strade e alla raccolta regolare dei rifiuti (pochi temi, se non gli unici, che troviamo invece al centro del dibattito pubblico locale). Può sembrare paradossale, ma ciò che dovrebbe essere un prerequisito di qualunque mandato di governo è finito, a causa del diffuso degrado della situazione reale, per diventare un obiettivo politico. Di questo passo sarà difficile che le città ritrovino un alto profilo, quanto mai necessario per rimettere in moto un robusto sviluppo urbano.

Le azioni di #Prioritalia
Cambiare l’agenda delle priorità, dunque, partendo dalle grandi questioni: le reti digitali al servizio dei cittadini e delle imprese, la riqualificazione urbana e il design sociale, la riconversione energetica e il riutilizzo dei materiali, la mobilità sostenibile. È su queste dimensioni che #Prioritalia ha aperto una piattaforma collaborativa di confronto e di scambio mirata a costruire proposte dotate di alcune precise caratteristiche: la concretezza, l’innovatività e la misurabilità. Con un metodo e un approccio pragmatico fatto di dati e argomenti con cui riuscire a misurare i costi e i benefici di ogni scelta di investimento, mettendo anche in luce l’impatto negativo di ogni colpevole inerzia.

Bisogna cambiare l’agenda delle priorità, partendo dalle reti digitali al servizio dei cittadini e delle imprese, la riqualificazione urbana e il design sociale

Proposte elaborate insieme a quella rete di innovatori impegnati nella società e nelle imprese su progettualità nate sui territori che ha deciso di mettersi al servizio di un concetto alto di politica, nel suo originario significato di amministrazione della polis, della città appunto, per il bene di tutti.
#Prioritalia punta a connettere e aggregare queste realtà affidabili, credibili e di valore sempre più numerose, creando un ambiente aperto alla collaborazione, un luogo che possa assicurare la giusta distanza di sicurezza dal rumore della competizione politica e, al tempo stesso, potenziare il senso civico, oggi assolutamente necessario per abbattere il muro dell’indifferenza e del cinismo. Perché solo con la fiducia nel domani sarà possibile ridisegnare le nostre città.
Ecco perché questo progetto parte da un’indagine sui cittadini, opinion leader e decisori che verrà presentata e discussa durante l’evento pubblico del 26 aprile a Roma. A seguire verrà sviluppato un documento di policy sulla base delle esigenze emerse per poi diffonderle e confrontarsi con le nuove amministrazioni delle città che andranno a breve al voto.
In tutto ciò i manager sono la nostra linfa vitale, il valore che diamo al nostro paese per ispirare innovazione, creare collaborazione e far accadere le cose.

Cosa sta facendo #Prioritalia
Al fine di dare continuità e maggiore impatto nel tempo al progetto di supporto al Paese, realizza un percorso che prevede:

Survey
Indagini quantitative e interviste qualitative per l’analisi del sentiment di come vogliamo le città oggi.

Evento di lancio e tavole rotonde 26 aprile a Roma, Ara Pacis
Presentazione e discussione delle indagini precedute da tre tavole rotonde di approfondimento dei temi di innovazione e sviluppo urbano.

Policy
A partire dai risultati della survey e dalla raccolta degli output e dei temi emersi durante l’evento del 26 aprile, verrà redatto un documento di policy, dato dal trasferimento di competenze e knowhow dei manager del Paese. Il documento verrà poi presentato in incontri con le istituzioni, assieme alla disponibilità di #Prioritalia di supportare le nuove amministrazioni.

Evento conclusivo
Al primo evento e all’attività di accreditamento della proposta di policy presso le nuove amministrazioni, seguirà un secondo evento conclusivo che servirà anche a promuovere e misurare la percezione dell’interesse sui messaggi proposti da #Prioritalia.

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