Il programma Gol va esteso anche ai dirigenti

È quanto prevede la prima relazione del coordinatore del tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale.

Il Tavolo permanente per il partenariato economico, nato per agevolare la celere attuazione degli interventi previsti dal Pnrr, ha emanato una prima relazione sulla sua attività, sottolineando l’importanza del metodo partecipativo e quanto sia necessario continuarlo ed approfondirlo.

Nella seconda sezione della relazione sono riportate tutte le osservazioni più ricorrenti e significative formulate dalle parti sociali presenti al tavolo, tra cui Cida, sui temi della transizione ecologica, digitalizzazione, politiche del lavoro, politiche per l’istruzione ecc.

Accogliendo le proposte avanzate da anni da Manageritalia e Cida, il tavolo permanente ha condiviso, nella relazione, il principio che «il sistema delle politiche attive dovrebbe intendersi applicabile a tutti i lavoratori, compresi i dirigenti, seppur con interventi differenziati». Per la prima volta, quindi, un documento della Presidenza del Consiglio ravvisa la necessità di prevedere forme specifiche di tutela per l’employability dei manager.

Sempre riguardo alle politiche attive, Tiziano Treu, coordinatore del tavolo, ha proposto che il Programma Gol (programma nazionale) «accolga un riferimento ai sistemi bilaterali previsti da molti ccnl, compresi quelli con i dirigenti, attraverso la stipula di accordi quadro con il Ministero ovvero di patti territoriali tra le regioni e le parti sociali interessate». Per concretizzare la proposta, avanzata da Manageritalia e Cida, la Federazione ha già avviato con la Regione Lombardia una ipotesi di stipula di patto territoriale.

Nella Relazione compaiono poi anche altre forme di valorizzazione della figura manageriale.

Nel capitolo delle politiche per lo sviluppo economico viene raccomandato di prestare attenzione alla fase di avvio delle nuove imprese, in particolare delle start-up, attraverso forme di tutoraggio e formazione «considerando che i dati sulla permanenza in vita di tali imprese indicano una sopravvivenza piuttosto breve». Sono state quindi richiamate misure già previste in passato, «rivelatesi utili a supportare le imprese nel potenziamento delle risorse interne» come quelle relative al «Digital Innovation Manager e al ricorso a voucher per l’assunzione di manager per un periodo determinato, prevedendo stanziamenti aggiuntivi».

Relativamente alle politiche giovanili, si ritiene fondamentale che «persone che hanno maturato una forte competenza manageriale nel loro percorso professionale sopportino e affianchino i giovani nelle fasi che portano dall’idea, alla progettazione e realizzazione, fino alla fase commerciale».

Per quanto riguarda la parità di genere, le parti sociali temono che il nuovo sistema di certificazione di genere non uno strumento del tutto «capace di indirizzare le aziende verso le assunzioni di manager donne». Sotto questo aspetto la relazione afferma che «sarebbe più efficace prevedere un incentivo all’assunzione e al posizionamento di personale femminile nei ruoli apicali o dirigenziali». Inoltre, è stato sottolineato come la dotazione finanziaria del fondo impresa femminile sia stato assolutamente inadeguata e vada rifinanziata, proposta formulata anche da Manageritalia e Cida.

Va sottolineato che tutte le proposte che sono state incorporate nel report redatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri corrispondono a iniziative di legge ed emendamenti avanzati da Manageritalia e Cida in passato e ribaditi tramite la partecipazione di Cida al tavolo permanente.

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