La società di ricerche di mercato Doxa compie 70 anni. La società, con quartiere generale a Milano, archivierà il 2016 con un fatturato consolidato a quota 41,1 milioni di euro (+41% sul 2011), ottima marginalità e 246 dipendenti (+86 sul 2011).
Dal primo sondaggio – Monarchia o Repubblica? – a oggi la società non ha cessato di interrogare gli italiani sulle questioni più attuali. In occasione del suo 70esimo anniversario Doxa ha deciso di aprire i propri archivi fatti di centinaia e centinaia di ricerche inedite: si tratta di ricerche non commissionate ma realizzate da Doxa che ci presentano il quadro di un paese in costante evoluzione.
Il gruppo, con alla presidenza Marina Salamon, include oggi Doxa Duepuntozero, specializzata nella gestione di panel web, web monitoring e indagini online, Doxapharma, attiva nelle ricerche in campo farmaceutico e medico-clinico, e Connexia, attiva nelle digital PR e nella comunicazione multicanale.
È interessante il confronto tra i dati delle indagini effettuate nel corso dei decenni. Se prendiamo ad esempio il tema del lavoro e della disoccupazione possiamo notare che nel 1948 alla domanda “negli ultimi 6 mesi il numero dei disoccupati in questa provincia è aumentato o diminuito? Il 46% rispose aumentato, mentre oggi pensando alla situazione occupazione il 40% direbbe che è stabile ma con qualche preoccupazione per il futuro.
Nel 1948 chi non lavorava passava il 30% del tempo dedicandosi al lavoro a casa. Guardando ad oggi, gli intervistati hanno affermato che il 76% dei giovani avranno nel prossimo futuro una posizione sociale ed economica peggiore rispetto a quella dei loro genitori. Interessante anche il raffronto sui temi di genere legati all’ambiente di lavoro. Nel 1954 alla domanda “se lei potesse scegliere il suo superiore, preferirebbe lavorare sotto un uomo o una donna? Il 69% degli uomini e il 57% delle donne rispondevano sotto un uomo ma nel 2016 l’intraprendenza è femmina: il 58% delle imprenditrici italiane hanno figli, sono 1.3 milioni le imprese femminili in Italia che crescono molto più della media nazionale; 80% le donne imprenditrici che consiglierebbero ad altre donne di osare, a patto di avere intraprendenza e carattere (56%), competenza e professionalità (29%) e organizzazione (16).