Firma elettronica: utile in campo immobiliare?

La digitalizzazione ha coinvolto sempre più settori produttivi, fra questi il mondo immobiliare. A oggi è molto comune visitare una casa virtualmente e, perché no, siglare accordi o contratti con firma elettronica. Ecco cosa c’è da sapere

La tecnologia ha fatto passi da gigante e, nella realtà dei fatti, ha semplificato molti processi amministrativi e burocratici. Fra questi, indubbiamente, quelli di firma e sottoscrizione. Questo è il motivo per cui, mano a mano, i maggiori settori produttivi stanno adeguando la propria attività professionale, integrandola di utilissimi strumenti digitali.

Il settore immobiliare, sempre più propenso a operare sul web, ha dalla sua alcuni strumenti fondamentali per semplificare la vita ai potenziali acquirenti e venditori di immobili. Molte piattaforme e agenzie hanno da tempo implementato il “tour digitale” della casa: uno strumento utilissimo che permette all’acquirente interessato di visitare la casa a 360 gradi in modo virtuale.

Le foto dell’appartamento appartengono ormai al passato: la realtà virtuale aumentata è uno strumento impareggiabile per accattivare il cliente e spingerlo a chiudere il contratto il prima possibile. La legge italiana permette di fare un ulteriore passo in avanti: dopo aver visitato la casa “a distanza”, è possibile firmare il pre-accordo, una scrittura privata o il contratto direttamente dal proprio divano senza recarsi in agenzia. Ma com’è possibile? Scopriamolo insieme.

Firma digitale: uno strumento a servizio di aziende e liberi professionisti
La legge ha messo a disposizione di aziende, liberi professionisti, ma anche privati cittadini strumenti utilissimi per dematerializzare i documenti, interfacciarsi con la pubblica amministrazione (catasto, agenzia delle entrate, comune) e fornire valore legale ai documenti. Nonostante ci sia ancora poca consapevolezza (una delle ricerche più frequenti su Google è infatti “firma digitale come funziona”), è molto facile ottenere tutti i certificati per iniziare a sottoscrivere ufficialmente i documenti.

La firma digitale è definita dal Codice dell’Amministrazione Digitale come FEQ (Firma Elettronica Qualificata): è regolamentata dall’AgID e ha la stessa equivalenza della firma autografa. Lo scopo è quello di identificare univocamente il firmatario, che spesso utilizza smart card o token USB per comprovare la propria identità.

Com’è normale che sia, dopo la firma il documento diventa immodificabile e la firma sarà riconosciuta in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

I vantaggi per il settore immobiliare
A beneficiarne è ovviamente il settore immobiliare: i professionisti che lavorano in questo campo si interfacciano continuamente con le istituzioni e si trovano a trattare quotidianamente con accordi privati, patti di compravendita e documenti da registrare presso le autorità preposte.

Utilizzare la firma digitale aiuta a semplificare le pratiche, snellire la burocrazia e – ovviamente – limitare i tempi di attesa per il cliente. È un plus che attualmente non è omogeneamente offerto da tutti i professionisti del settore, e quindi si configura come un ottimo vantaggio competitivo. I vantaggi sono molteplici e i costi davvero ridotti: non resta altro che informarsi e capire qual è lo strumento adatto per il proprio business.

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