Demenza digitale: la patologia della vita moderna (appuntamento 18 ottobre)

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con P.R. Consulting, ha ideato il ciclo di incontri Segnavie, appuntamenti per riflettere con esperti su aspetti e problematiche della società contemporanea. Tra i prossimi incontri vi segnaliamo Demenza digitale: la patologia della vita quotidiana, che si terrà martedì 18 ottobre 2016 alle 17:45 presso il Multisala Pio X – MPX in via Bonporti 29 a Padova (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria).

Le tecnologie digitali sono oggi sempre più pervasive, tanto da apparire quasi come un’estensione del nostro corpo. Oggi sembra impensabile vivere senza pc, tablet o smartphone. Secondo alcuni studi i nuovi mezzi digitali rischiano di danneggiare mente e corpo: tra motori di ricerca e social network i più giovani trascorrono infatti davanti a un monitor più del doppio del tempo che passano a scuola.

Preferiamo la comodità di un “touch” o di un “click”, rinunciando a cercare le informazioni all’interno dello spazio fisico. Siamo diventati più pigri. Peccato che per mantenere in salute il cervello sia necessario interagire attivamente con l’ambiente che ci circonda. Le conseguenze dei nostri eccessi digitali sono evidenti: aumento dello stress, patologie depressive, disturbi dell’apprendimento, predisposizione alla violenza. E se fossimo affetti da una forma, più o meno grave di demenza digitale?

Le nuove tecnologie forniscono un valido supporto alle attività umane, ma non sono esenti da effetti collaterali. La buona notizia è che siamo ancora in tempo per correggere la rotta, a patto che si sia disposti a guardare con più lucidità le conseguenze e i rischi che derivano da un uso scorretto della tecnologia.

L’incontro sarà tenuto da Manfred Spitzer, dirigente della clinica psichiatrica e il Centro per le neuroscienze e l’apprendimento all’Università di Ulm. La sua attività di ricercatore si concentra sulla zona di confine tra psichiatria e neuroscienze cognitive e sociali, studiando le connessioni tra mente e cervello. Autore di numerosi saggi, è uno dei più rinomati studiosi tedeschi di neuroscienze.

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