Come promuovere i libri e la lettura?

Ma gli italiani leggono ancora? La domanda e legittima: secondo il World Culture Score Index l’Italia è al 24esimo posto per ore settimanali dedicate alla lettura

In tutto il mondo oggi si rende omaggio ai libri e alla lettura, celebrando la Giornata Mondiale Unesco del Libro e del Diritto d’Autore.

La “festa del libro” intende incoraggiare il piacere della lettura e promuovere le biblioteche, luoghi deputati non soltanto alla conservazione dei volumi, ma centri culturali dal ruolo chiave sul territorio.

Ma gli italiani leggono ancora? La domanda e legittima: secondo il World Culture Score Index, l’Italia è al 24esimo posto per ore settimanali dedicate alla lettura. 

C’è chi dà la colpa al digitale, eppure, a ben guardare, oggi proprio il digitale permette di accedere a un numero pressoché illimitato di contenuti, a cominciare da ebook e audiobook. 

Se guardiamo alle ultime rilevazioni Istat, relative al 2016, i lettori italiani sono passati dal 42,0% della popolazione di 6 anni e più del 2015 al 40,5% nel 2016 (una perdita di 751 mila lettori).

Il report mette in evidenza come l’abitudine alla lettura sia strettamente correlata al titolo di studio e all’area geografica, tanto che emerge una “questione meridionale”: legge meno di una persona su tre nelle regioni del Sud (27,5%) mentre in quelle del Nordest si raggiunge la percentuale più elevata (48,7%)”.

Esistono differenze di genere: la popolazione femminile mostra una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età, complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 33,5% dei uomini, ha letto almeno un libro nel corso dell’anno. Leggono di più i giovani tra gli 11 e i 14 anni (51,1%) rispetto a tutte le altre classi di età.

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