Come l’intelligenza generativa sta modificando le modalità di operare nelle realtà del terzo settore? Come le competenze dei manager possono supportare gli enti non profit a integrare e interagire al meglio con questa nuova tecnologia? A queste e molte altre domande si è risposto nel corso di “𝗟’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗶! 𝗠𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲: 𝗔𝗜𝟰𝗘𝗧𝗦” il convegno ideato dal Gruppo Manager per il Sociale di Manageritalia Lombardia che ha messo a confronto imprese, istituzioni e manager per mettere le competenze di questi ultimi a disposizione degli enti non profit per governare e guidare l’adozione delle tecnologie basate sull’IA, bilanciando etica e sviluppo tecnologico.
Ad aprire i lavori del convegno, l’8 maggio, presso gli spazi del Parlamento Europeo di Milano in Corso Magenta 59, in occasione della Milano Civil Week, Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia, Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano, On. Brando Benifei, eurodeputato Parlamento Europeo, Santino Mafodda, coordinatore Manager per il Sociale di Manageritalia Lombardia e Silvia Pugi, membro del CdA & vice segretario generale CEC.
Al convegno hanno partecipato anche i rappresentanti di diversi ETS come: LILT, Fondazione Culturale PENSARE Oltre, Progetto Arca, Fondazione RiC, CBM e CSV Milano.
«L’avvento dell’intelligenza generativa apre opportunità straordinarie per gli ETS, per migliorare non solo la loro azione ma, soprattutto, la loro gestione, al fine di essere maggiormente performanti in termini di servizi offerti, risultati raggiunti e soggetti aiutati. Queste opportunità richiedono competenze e noi, come manager, siamo disponibili ad affiancare le realtà non profit in questo cambiamento», così spiega Paolo Scarpa, presidente di Manageritalia Lombardia, che prosegue «oggi abbiamo bisogno sempre più di un volontariato di competenza che accompagni le organizzazioni del non profit verso un concreto processo di cambiamento umano e tecnologico, affinché la loro azione sia sempre più determinante per uno sviluppo sociale e solidale, attento ai bisogni dei più fragili».
Nel dare avvio alla tavola rotonda dal titolo “Impatto e potenzialità dell’AI applicata al terzo settore”, Santino Mafodda, coordinatore del Gruppo Manager per il Sociale di Manageritalia Lombardia, ha affermato: «Da oggi il Gruppo Manager per il Sociale, oltre alle sue tante e solide attività, è pronto a supportare gli Ets anche per sfruttare le opportunità offerte dall’IA. Opportunità che, se introdotte con logiche manageriali, permettono di aiutare meglio gli assistiti e ridisegnare un’organizzazione più capace di generare benessere ed efficacia nel lavoro di persone e volontari che operano al loro interno. Siamo quindi pronti ad accogliere richieste di informazioni e di intervento anche in quest’ottica».
Gli ETS interessati possono chiedere supporto al Gruppo Manager per il Sociale scrivendo a mxs.lombardia@manageritalia.it.
«Grazie al confronto e al dialogo con le imprese, le università, le amministrazioni pubbliche e gli enti del terzo settore, siano arrivati per primi, come Comunità Europea, a normare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, affinché questo innovativo e sorprendere strumento possa porsi in sintonia con i valori europei, mantenendo al centro la tutela della persona – così commenta On. Brando Benifei, eurodeputato Parlamento Europeo, che conclude: «L’IA può contribuire a migliorare e incrementare la produttività in tutti gli ambiti, dal profit al non profit, ma dobbiamo essere sicuri che si utilizzino sempre dati di qualità, una maggiore sicurezza nel senso più ampio del termine e, soprattutto, un controllo umano ed etico nel rispetto dei diritti delle persone».
Il convegno ha messo al centro della discussione il ruolo dei manager nel guidare l’innovazione sociale, con uno sguardo concreto alle opportunità offerte dall’IA per il Terzo Settore. A parlarne sono stati: Maria Paola Lovesio, professionista specializzata in tecnologia, innovazione e trasformazione digitale ed Emilio Bertolotti, esperto nella progettazione di algoritmi avanzati.
Secondo un’analisi condotta da Manageritalia Lombardia (dati Istat e Runts), in Italia circa il 65-70% degli ETS non ha personale dipendente e si basa esclusivamente sul volontariato. Il 20-25% ha un piccolo numero di dipendenti (da 1 a 5), una quota molto ridotta (5-7%) ha da 6 a 20 dipendenti e solo il 2-3% ha una struttura più complessa e dimensioni medio-grandi, con oltre 20 dipendenti. Numeri che dimostrano come in tali realtà, proprio per il ridotto numero di addetti, spesso manchino le competenze adeguate per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’IA; quest’ultima, infatti, è spesso sottoutilizzata, se non per creare contenuti creativi, lasciando inesplorate le potenzialità del mezzo, che invece può contribuire a migliorare la gestione dei processi interni, la gestione del personale, i processi contabili e finanziari; favorire il monitoraggio dei risultati dei progetti realizzati; perfezionare le raccolte fondi per l’ente attraverso la personalizzazione delle campagne di fundraising in base ai comportamenti e alle preferenze dei donatori e molto altro. Opportunità che, per essere colte nella loro interezza, richiedono necessariamente un maggior ricorso alla managerialità e alle competenze, elementi alla base dell’impegno del Gruppo Manager per il Sociale di Manageritalia Lombardia.
Il Gruppo Manager per il Sociale di Manageritalia Lombardia è nato nel 1999 per mettere a disposizione delle organizzazioni di volontariato del territorio, e successivamente di tutte le realtà che operano nel mondo del non profit, le competenze professionali acquisite dagli associati nel corso del loro percorso lavorativo. Ad oggi vede la partecipazione gratuita di oltre 300 manager, pensionati e in attività, attivi nella riorganizzazione, gestione progetti, fundraising e tanto altro. Sono oltre 355 i progetti che hanno potuto godere della loro consulenza per aiutare e far cresce l’inclusività e l’attenzione verso i più fragili.

