Camera dei deputati: intervento sulle politiche attive

In Commissione Lavoro si discute la proposta di legge dell’on. Viscomi, che invita l’associazione ai prossimi tavoli ministeriali. Mario Mantovani: “Pronti a collaborare a un sistema sano di monitoraggio e formazione per intercettare la domanda di nuove competenze”

Lo scorso 4 novembre un’audizione alla Camera dei deputati ha coinvolto il presidente di Manageritalia Mario Mantovani e il segretario generale Massimo Fiaschi, chiamati a intervenire nel dibattito in Commissione lavoro per portare la voce dei dirigenti del terziario. L’argomento era quello degli indicatori per verificare l’efficienza delle politiche attive per il reinserimento nel mondo lavoro, alla base della proposta di legge presentata dal deputato e docente universitario di Diritto del Lavoro Antonio Viscomi.

“Nessun sistema di politiche attive può funzionare se non si conosce la domanda di competenze”, ha spiegato Mantovani ai deputati della Commissione Lavoro. “Senza un’analisi di quelle che sono le necessità delle aziende, ogni politica attiva è destinata a fallire. Il nostro Paese è molto arretrato in questo ed è il motivo per cui spessissimo si presenta un disallineamento tra offerta e domanda di lavoro”.

L’analisi della domanda secondo l’intervento del presidente non basta da sola ad assicurare il successo delle politiche attive: “Un altro aspetto fondamentale è lavorare in maniera attiva sul reskilling e l’upskilling non solo di chi è in cerca di occupazione ma anche di chi è già occupato. Per la collocazione dei lavoratori, che è solo il momento finale di questo processo, serve una collaborazione tra pubblico e privato con le associazioni professionali come la nostra e le aziende che si occupano di placement, magari attraverso un sistema premiale che favorisca la collocazione delle figure più difficili da reperire sul mercato incrociando la domanda di competenze specifiche delle aziende”.

Mantovani ha infine ricordato che “Manageritalia da diversi anni è impegnata a sperimentare delle politiche attive che consentano la crescita del lavoratore all’interno dell’azienda e della società. Le politiche attive infatti sono per noi strumenti ordinari di intervento, non possono essere considerati interventi straordinari da attivare in momenti di difficoltà o di transizione in un mondo del lavoro che è già in continua transazione. Proprio per questo possiamo sicuramente fare da ponte verso le aziende proprio per puntare all’individuazione della domanda di lavoro e alla formazione specifica sulle competenze più richieste”.

L’intervento di Mantovani è stato molto apprezzato dai componenti della Commissione Lavoro e dalla presidente Romina Mura. L’onorevole Viscomi, autore della proposta di legge, ha ringraziato Manageritalia della disponibilità a collaborare, invitando l’associazione a partecipare ai tavoli ministeriali sui temi del lavoro e delle Politiche attive. “Sono particolarmente contento dell’audizione di oggi – ha detto il deputato e professore di Diritto del Lavoro – perché spesso nel nostro lavoro ci dimentichiamo della categoria dei manager, che invece sono uno snodo essenziale per il funzionamento delle aziende e della società. L’intervento di Manageritalia è la conferma che la corretta traduzione di stakeholder non è portatore di interessi ma, come in questo caso, portatore di esperienza e di capacità.

Ringrazio il dottor Mantovani per la sua disponibilità e quella dell’associazione chiedendogli di collaborare per l’individuazione dei parametri specifici per la valutazione delle politiche attive e sull’attività di affiancamento permanente al dirigente o al lavoratore durante tutta la sua carriera per costruire un modello omogeneo che aiuti il lavoratore a migliorare ma nell’ottica delle necessità delle imprese. L’obiettivo è passare dalle politiche attive a politiche di attivazione dei lavoratori chiederò quindi alla vostra associazione di partecipare ai tavoli ministeriali in cui si pianificano e programmano le politiche del lavoro per portare la loro competenza”. Invito accettato da Mario Mantovani, condividendo l’impegno a creare un mercato del lavoro “sano” con un sistema che monitora il livello di occupazione costantemente per prevenire le patologie e i disallineamenti tra domanda e offerta.

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