Siamo un popolo di santi, poeti e navigatori, ma certamente non di lettori. Le statistiche continuano a presentarci un quadro di disaffezione alla lettura sconsolante: il 58% degli italiani non legge neppure un libro all’anno e proprio i manager, insieme ai politici, sembrano essere i peggiori lettori.
All’interno di una geografia dei lettori in Italia che vede il Sud e le isole quasi allergici ai libri, dibattiti sul possibile trasferimento del Salone del Libro da Torino a Milano appassionano poco.
Se agosto è il mese in cui probabilmente si legge di più, grazie ai giorni di ferie, dagli USA è in arrivo un’applicazione che ci permette di salvare la faccia durante le conversazioni in spiaggia e di immagazzinare in pochi minuti le informazioni utili di un’opera, magari in vista di un meeting a settembre. L’app in questione si chiama Blinkist e la giornalista del Guardian Diane Shipley l’ha testata con il saggio Dal big bang ai buchi neri di Stephen Hawking, dedicando alla lettura di una sintesi estrema del libro appena 15 minuti.
Blinkist offre, via abbonamento, versioni condensate per leggere libri che non avremmo tempo o voglia di leggere e si propone come uno strumento per assimilare concetti utili anche per il lavoro per chi non ha tempo da dedicare ai volumi di molte pagine, manager in testa.