Il cibo è atavicamente uno dei bisogni di base dell’uomo, alla base della nota piramide di Maslow.
Questo bisogno purtroppo ancora non è soddifatto in alcune aree del mondo e anche in alcuni segmenti della popolazione delle zone più evolute.

Ma oggi è sempre più spesso un problema per chi non ha fame che,di fatto, si sfama/alimenta male.
Allora è forse il caso di ribaltare il problema in opportunità per farne una vera e propria prevenzione in termini di salute e benessere fisico e mentale.
Per esempio da una recente ricerca emerge che se allo stress aggiungiamo un’alimentazione sregolata non facciamo altro che peggiorare la situazione.
Certo il cibo per tanti di noi non è più solo il mezzo per sfamarci, ma diventa la risposta a tanti altri bisogni più o meno latenti, tutti leciti, a patto che non incidano sulla nostra salute.

Allora per adottare una corretta alimentazione e un correlato benessere occorre una vera educazione, che dobbiamo cominciare a scuola, ma che dobbiamo seguire durante tutto il nostro ciclo di vita.
L’alimentazione “sana” è oggi anche un caposaldo di alcuni pacchetti di welfare aziendale che prevedono mense interne o simili e, come suggerisce qualcuno, potrebbe addirittura diventare un obiettivo della sanità e di quel welfare mix che sempre più persone ritrovano come remunerazione non monetaria del loro lavoro.

Allora per iniziare a mangiare meglio da dove vogliamo cominciare?