Ammettiamolo, chi di noi veramente conosce l’opera e il pensiero di Karl Marx? Nonostante sia uno dei più grandi pensatori dell’800, capace di rivoluzionare i rapporti tra capitalismo e lavoratori, quanto a fondo conosciamo il suo pensiero?
Eppure le sue teorie, insieme a quelle dell’amico Friedrich Engels, sono confluite ne “Il Manifesto del partito Comunista”, opera che ha modificato la storia mondiale. Una buona occasione per conoscere meglio questo personaggio e la sua passione politica ci è data dal film “Il giovane Karl Marx”, nelle sale dal 5 aprile.
Un film difficile da definire: biografico, storico, drammatico. Certamente capace di farci rivivere, in 118 minuti, gli anni Quaranta del XIX secolo. Anni nei quali il giovane Marx (August Diehl) e l’amico Friedrich Engels (Stefan Konarske) rivoluzioneranno quelle che oggi chiameremmo “relazioni industriali”, ossia la regolazione dei rapporti tra impresa (capitale) e lavoratori. Un movimento rivoluzionario capace di superare l’Europa per parlare a tutto il mondo.
Questo film racconta dei fermenti tra i lavoratori tedeschi, francesi, inglesi, ma soprattutto racconta la storia di una grande amicizia capace di creare un movimento rivoluzionario. Amicizia nata a Parigi, dove Marx incontra Engels, figlio di un grande industriale e studioso delle condizioni del proletariato inglese.
Un film che pur essendo ambientato nel 1848 sembra parlare dell’oggi. Intendiamoci, il regista Raoul Peck, non ha messo in piedi l’ennesimo tentativo di interpretare la situazione economica attuale opponendogli una soluzione ideologica e stereotipata. Questo non è un “santino” comunista e tantomeno un film militante.
È semmai u’avvincente riflessione sul pensiero politico di Marx e il momento storico particolare che ha permesso la diffusione del suo pensiero. Riflessione che si estende anche all’economia e alla concezione che abbiamo oggi dei diritti e dell’etica sociale familiare. O che dovremmo avere.
Il giovane Karl Marx
Durata: 118 minuti
Data di uscita: 5/4/2018
Regia: Raoul Peck
Cast: August Diehl, Vicky Krieps, Stefan Konarske, Olivier Gourmet, Hannah Steel