A Napoli Manageritalia per lo sviluppo del sud

Manageritalia Campania ha tenuto il suo precongresso sabato 19 ottobre in città coinvolgendo quasi un centinaio di manager associati e ospiti di business community, istituzioni e società nel dialogo sui due temi al centro dei lavori sindacato a km0 e conoscenza. Intanto i dirigenti a Napoli e in Campani aumentano (+8,2% nel solo 2017)

“Abbiamo bisogno di sviluppare più innovazione su e per il territorio, perché, salvo virtuosi casi isolati, l’innovazione, soprattutto nelle R&S, non viene messa a sistema. Serve anche che le aziende dialoghino di più tra loro e con tutti gli stakeholder sul territorio e lo facciano con il mondo della formazione dei giovani per aumentare il livello e la diffusione della conoscenza che serve oggi per lavoratori e aziende. Con i nostri manager ci candidiamo a rinsaldare le fila e agire in modo organico prima a livello progettuale e poi di azioni”. Così Rossella Bonaiti presidente di Manageritalia Campania ha detto in apertura del precongresso dell’Associazione regionale, che sabato in città ha coinvolto istituzioni e mondo dell’economia e ha sviluppato il tema della Conoscenza in un mondo di profonde trasformazioni tecnologiche e quindi delle modalità del lavoro.

Una mattinata intensa, aperta dalla presidente Rossella Bonaiti, accompagnata da Monica Nolo presidente di Manageritalia Liguria, presente per testimoniare il legame tra le città di Napoli e Genova e le rispettive associazioni territoriali, è stato anche presentato un breve videomessaggio del sindaco di Geneova Marco Bucci, associato a Manageritalia.

Tra gli interventi nell’interessante tavola rotonda, Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive e alla Ricerca Scientifica della Regione Campania, ha detto “Dobbiamo aprire insieme un tavolo congiunto per affrontare le questioni più rilevanti dell’economia regionale e condividere percorsi di qualificazione e certificazione delle competenze manageriali”.

 

Delio Miotti, responsabile area statistica e demografica SVIMEZ, ha presentato dei dati che evidenziano il divario produttivo tra sud e centro-nord Italia e auspicato un’inversione di tendenza strutturale, per rigenerare in profondità le politiche economiche e sociali e delle regioni meridionali. Cesare Pianese, docente Università degli Studi di Salerno, delegato del Rettore al trasferimento tecnologico, ha detto: “Dobbiamo ripensare alla formazione continua, che necessita di una visione d’insieme, investimenti massicci, capacità di rivolgersi tanto ai giovani quanto ai lavoratori esperti, nella consapevolezza che gli scenari del lavoro mutano continuamente”.

Valter Lindo, direttore Fondir, ha evidenziato le contraddizioni che separano la formazione accademica, quella manageriale e i fabbisogni delle imprese in Italia, che possono essere colmate solo tramite un’evoluzione culturale. Valerio de Martino, vicepresidente Manageritalia Campania, ha espresso la necessità di ricostruire la fiducia nelle potenzialità del territorio, soprattutto da parte dei giovani.

In conclusione dell’incontro con un apposito collegamento con Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata e Manageritalia Sicilia, anche loro impegnate oggi nelle Assemblee e nei Precongressi, condividendo la volontà di portare al Congresso nazionale proposte comuni per promuovere la #managerialità nel sud Italia.

 

Alcuni dati (grafico 1) dimostrano che l’innovazione è poco presente sul territorio della regione Campania ed è molto scarsa sia nel confronto con l’Europa che con l’Italia. I gap sono soprattutto nella spesa per R&S nel settore privato e quindi nella richiesta e registrazione di brevetti e marchi e nell’istruzione terziaria. Drammatico il bassissimo tasso di Collaborazione di Pmi innovative, nelle Co-pubblicazioni pubblico privato e nella spesa in R&S del settore perivato. C’è una sorta di parità con Europa e Italia solo nell’innovazione non legata a R&S ma piuttosto nei processi e prodotti, nell’organizzazione e nel marketing.

 

Per quanto riguarda i dirigenti in Campania abbiamo segnali positivi: sono diminuiti del 10,6% dal 2008 al 2017 (ultimo dato disponibile INPS), ma aumentati di ben l’8,2% nel solo 2017. Napoli mostra un calo del 16,5% dal 2008 al 2017, ma una consistente ripresa del 5,7% nell’ultimo anno. Le altre province sono sempre in calo nel decennio e nell’ultimo anno, salvo Benevento che cresce in tripla cifra (+242,3% dal 2008 al 2017 e + 104,6% nel solo 2017). A crescere spesso solo le donne, ma questo è ormai un dato di fatto.

Tutto questo mentre, anche in ragione del calo pesante tra i dirigenti privati dell’industria, ma della crescita di quelli del terziario, i manager associati a Manageria Campania sono in continua crescita (+11% dal 2008 a oggi).

Grafico 1 – Innovazione nella Regione Campania rispetto a media Eu e Italia

Legenda

Le due linee colorate sono le Campania rispetto all’Italia e all’Europa che sono =100. Più in dettaglio:

Se l’Italia è 100: la linea arancione le Campania rispetto a Italia (se line arancione > 100 allora le Campania sono meglio di ITALIA)

Se l’Europa è 100: linea blu è le Campania rispetto a Europa (se linea blu > 100 allora le Campania sono meglio di EUROPA)

 

IN SINTESI LA LETTURA DEI DUE GRAFICI È SEMPRE “SE MAGGIORE DI 100, LA REGIONE PERFORMA MEGLIO DEL BENCHMARK”

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca