Oggi si celebra un anniversario importante per gli Stati Uniti e tutti noi: l’11 settembre del 2001 crollavano le Twin Towers di New York per via dell’attentato terroristico più devastante che l’America abbia mai conosciuto.
Il ricordo di un evento così tragico deve essere mantenuto vivo – Never forget è il monito nazionale degli Usa – non solo per la sua carica simbolica (la strage nel cuore di una città simbolo per l’intero mondo occidentale), ma per riflettere su come dopo episodi così drammatici occorra oggi più che mai farsi coraggio e ripartire dalle macerie. Così ha fatto New York, dove il quartiere di Lower Manhattan è diventato proprio il simbolo della sua rinascita: accanto al memoriale dedicato alle 3.000 vittime di quell’11 settembre di 16 anni fa oggi sorgono nuovi edifici dedicati all’aggregazione di cittadini e visitatori.
Le persone che vivono in questo quartiere sono più che raddoppiate, il numero dei bambini triplicato. Tutto ciò è legato alla crescita dell’occupazione, favorita da precisi incentivi statali e federali. La Freedom Tower, grattacielo più alto degli Stati Uniti, le stazioni per il trasporto cittadino, le nuove aree residenziali dove un tempo sorgevano prevalentemente uffici, con uno sviluppo conseguente di attività legate ai servizi, alla sanità, al turismo e al divertimento, sono tutti segnali di come la città abbia voluto trasformare un quartiere martoriato dagli attacchi in qualcosa di nuovo: un vero e proprio inno alla vita.
E voi dove eravate l’11 settembre? Qual è il vostro ricordo di quel giorno? Che impressioni avete avuto visitando negli ultimi anni New York e in particolare il quartiere colpito dagli attacchi?