100 Assemblee. E oltre

I manager per l’Italia. Il nostro impegno e l’agire della politica: appuntamento a Roma il 13 giugno con l’Assemblea nazionale Manageritalia

“I manager per l’Italia. Il nostro impegno e l’agire della politica”. È il titolo della nostra centesima Assemblea (Roma, 13 giugno 2023), che ne riassume il significato e gli obiettivi.

Parla del nostro impegno associativo, non recente, non estemporaneo, che negli ultimi anni ha visto Manageritalia emergere tra le parti sociali, alla costante ricerca di dialogo con le istituzioni centrali e territoriali, anche attraverso Cida e Prioritalia. Ma parla anche dell’impegno quotidiano, di singoli manager, di team aziendali, mirato a migliorare il nostro Paese, a colmare alcune delle sue carenze, a sviluppare leadership nel mondo, a collaborare con le altre componenti della società. Un ruolo di maggiore responsabilità, anche nei confronti del Paese e della politica, non quello di una categoria di “privilegiati”.

Ecco perché non abbiamo tradizione di rivendicazioni e richieste di aiuti alla politica, consapevoli di dover dare più di quanto possiamo ricevere. La nostra voce si alza tuttavia quando siamo vittime di ingiustizie, come nel caso delle pensioni, o vediamo squilibri eccessivi nella tassazione, anche a parità di entrate. Ma crediamo di essere più efficaci quando, come il 13 giugno a Roma, porteremo proposte. Politica, governo e parti sociali dovrebbero avere ruoli ben distinti; non vogliamo insegnare un “mestiere” agli altri, ma siamo disposti a collaborare dove e quando è utile, valorizzando le nostre competenze.

La nostra visione sociale è basata sulla sussidiarietà: una società organizzata, forte, democratica, che dia spazio alle persone, secondo le loro competenze, capacità, passioni e disponibilità, di lavorare per il bene comune, con lo Stato, nelle sue articolazioni, a dettare le regole del gioco e a farle rispettare. Troppo spesso si rimane intrappolati nell’alternativa pubblico/privato (individuale): in una società sempre più complessa nessun individuo è in grado di giocare consapevolmente su tutti i tavoli, farlo insieme rafforza tutti.

Un modello concretamente tradotto nel contratto collettivo dei dirigenti del terziario (29mila dirigenti e 9mila aziende, oltre alle loro famiglie, ai pensionati, agli ex dirigenti), appena rinnovato. È la conclusione di un lungo percorso, interrotto dalle emergenze sanitarie, economiche, energetiche che ben conosciamo, con il risultato di un allargamento del nostro welfare – i due nuovi capitoli delle politiche attive e del welfare aziendale – e un parziale recupero dell’erosione di potere d’acquisto causata dall’inflazione. Il contratto è la base intorno alla quale si articola la nostra azione di rappresentanza e da cui si sviluppano, senza vincoli eccessivi e immotivati, la crescita individuale dei nostri manager e le politiche retributive delle aziende.

La 100a Assemblea servirà a ricordare l’impegno di tanti colleghi che in tre quarti di secolo hanno messo intelligenza e passione in Fendac e poi Manageritalia, in ogni parte d’Italia in cui vi fosse un’impresa del terziario, ma sarà soprattutto orientata al futuro dei tanti settori che rappresentiamo, dal cui sviluppo discende anche la nostra prosperità. Perciò dobbiamo essere tanti, riempire il più possibile il grande Auditorium in via della Conciliazione, per testimoniare un impegno costante e non di pochi, una volontà chiara di essere parte attiva nelle trasformazioni sociali ed economiche del nostro Paese.

Arrivederci a Roma!

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