Rinnovato il contratto dirigenti terziario

Il Contratto, oltre ad essere siglato prima della scadenza, ha, oltre a un importante aumento retributivo, vari aspetti innovativi in tema di welfare, invecchiamento attivo, genitorialità e parità di genere.

Manageritalia e Confcommercio – Imprese per l’Italia hanno sottoscritto l’Ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende del terziario, distribuzione e servizi, in anticipo sulla scadenza prevista al 31 dicembre 2025.  Una firma anticipata che testimonia la volontà delle Parti di dare continuità e dignità alla contrattazione collettiva, fornendo certezze ai manager, che vedono tutelato il proprio potere d’acquisto in un contesto economico ancora incerto, e alle imprese, che possono programmare con maggiore efficacia i costi del lavoro, senza dover ricorrere a misure transitorie o compensative.

Le Parti si sono concentrare sulla difesa e la valorizzazione della contrattazione collettiva di qualità e, sotto questo aspetto, il rispetto delle scadenze contrattuali e l’introduzione di elementi innovativi ed al passo con i tempi, con un forte senso di responsabilità e una visione lungimirante, risultano essere degli importanti punti di forza.

Illustriamo i punti principali dell’accordo:

  • Trattamento economico
    È stato definito un aumento mensile lordo a regime pari a 800 euro, suddiviso in tre tranche:
  • 320 euro dal 1° gennaio 2026
  • 260 euro dal 1° gennaio 2027
  • 220 euro dal 1° gennaio 2028.

 

I suddetti aumenti retributivi andranno ad incrementare il minimo contrattuale mensile.  Tali incrementi non possono essere computati in riduzione o a compensazione di trattamenti individuali già in essere, con la sola eccezione delle somme erogate, successivamente al 31 luglio 2025, a titolo di acconto o anticipazione su futuri aumenti contrattuali o espressamente concesse al fine di garantire il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni.

  • Piattaforma welfare CFMT
    Grande rilievo è stato dato al rafforzamento del welfare contrattuale, in linea con un modello sempre più personalizzato e inclusivo.
    In aggiunta agli aumenti retributivi è stato, infatti, riconosciuto un credito welfare pari a 1.500 euro annui per il triennio 2026/2028, con un impegno delle Parti a continuare ad arricchire progressivamente l’offerta di servizi all’interno della Piattaforma welfare CFMT.
    Viene inoltre ridotto a 36,00 annui (18,00 a carico del datore di lavoro e 18,00 a carico del dirigente) il costo di gestione della Piattaforma, attualmente pari a 50 euro annui.
  • Fondo Mario Negri
    In ottemperanza al Piano di riequilibrio approvato dalla Covip, viene adeguato il contributo integrativo aziendale al Fondo Mario Negri, elevandolo dall’attuale 2,47% al 2,52%, a decorrere dal 1° gennaio 2026, al 2,57%, a decorrere dal 1° gennaio 2027 ed infine, al 2,62% a decorrere dal 1° gennaio 2028.Si è, inoltre, concordato di incrementare la compartecipazione del dirigente alla previdenza complementare, tramite un aumento del contributo ordinario a carico del dirigente che, dal 1° gennaio 2026, passerà dagli attuali 592,25 a 1.184,49 euro annui.  Poiché, le trattenute a carico del dirigente versate al Fondo Mario Negri diminuiscono l’imponibile fiscale, tale modifica contrattuale si risolverà in un minore netto stimato in 28 euro mensili, sulle 12 mensilità effettive, trattenuta che sarà, poi, ampiamente compensata in fase di liquidazione delle prestazioni da parte del Fondo, in considerazione del trattamento fiscale agevolato riservato alle stesse.
  • Garanzia Infortuni Antonio Pastore
    Decorso il primo periodo di test della nuova garanzia contrattuale che interviene in caso di infortunio professionale ed extra professionale, ai sensi dell’articolo 18, comma 7 del CCNL, si è concordato di incrementare il premio a carico delle aziende di un importo pari a 150,00 euro annui.  Il premio passerà, quindi, dagli attuali 410,00 a 560,00 euro annui per assicurato.  È stata, altresì, introdotta una franchigia che verrà applicata ai rimborsi relativi ad infortuni extra professionali di lieve entità.
  • Agevolazioni contributive per l’assunzione e la nomina di dirigenti
    Per garantire equità e sostenibilità, si è stabilito di rimodulare e semplificare le agevolazioni contributive applicate dal Fondo Mario Negri e dall’Associazione Antonio Pastore, che non saranno più legate all’età anagrafica e, d’ora in avanti, potranno essere usufruite solo una volta nell’ambito della carriera lavorativa del dirigente, per un periodo massimo di due anni.I nuovi criteri si applicano anche ai Temporary manager e ai dirigenti privi di occupazione di età non inferiore a 48 anni, mentre rimane in vigore l’agevolazione contributiva in base al reddito.
    Sono, naturalmente, fatti salvi i contratti già formalizzati alla data di sottoscrizione dell’accordo di rinnovo.

 

Nella parte normativa, il rinnovo contiene anche misure pionieristiche sul piano sociale, in risposta ai cambiamenti demografici e alle esigenze di conciliazione delle esigenze di vita personale e familiare e lavoro:

  • Invecchiamento Attivo
    Per favorire il ricambio generazionale e non disperdere competenze, è stata introdotta una norma sperimentale che permetterà alle aziende di concordare – a condizioni agevolate – la permanenza dei dirigenti senior, per lo svolgimento di funzioni di tutoraggio e mentoring. Si tratta di una norma volta a reinserire in azienda dirigenti senior che sono cessati per un qualsiasi motivo e che possono essere invogliati a stipulare un contratto a termine, anche a tempo parziale, con applicazione, per una sola volta per ogni dirigente, dell’agevolazione contributiva di cui all’articolo 30, commi dall’1 al 3 del CCNL per un massimo di tre anni, anche nel caso in cui le agevolazioni contributive contrattuali siano state già utilizzate in precedenti rapporti di lavoro. Tale agevolazione è riservata a contratti stipulati con dirigenti la cui età anagrafica fino a tre anni inferiore rispetto all’età pensionabile di vecchiaia, attualmente pari a 67 anni.
    Viene infine disciplinato il trattamento dovuto ai dirigenti in caso di recesso anticipato da parte del datore di lavoro, rispetto al termine pattuito.
  • Politiche attive per la ricollocazione
    A decorrere dal 1° gennaio 2026, la tutela contrattuale viene estesa a tutti i casi di risoluzione del rapporto di lavoro, continuando ad essere escluse le dimissioni volontarie e le cessazioni per giusta causa, con contestuale riduzione del contributo aziendale dovuto al CFMT al momento della cessazione del rapporto di lavoro, che passa dagli attuali 2.500,00 euro a 2.000,00 euro, importo che si ritiene possa garantire l’inserimento a piani di supporto all’employability dei dirigenti.
  • Genitorialità
    Viene dato rilievo all’interno del CCNL al programma “Un Fiocco in Azienda”, che le Parti si impegnano a sostenere con l’obiettivo di valorizzare il ruolo paterno e agevolare il rientro delle madri dopo la maternità.
  • Salute e inclusione
    A beneficio dei dirigenti affetti da gravi patologie invalidanti, è stato concordato il mantenimento della copertura sanitaria FASDAC per un massimo di 24 mesi, a carico del datore di lavoro, durante il congedo non retribuito che può essere richiesto, ai sensi dell’art. 1 della legge 106/2025, in aggiunta alle tutele contrattuali già in essere in caso di malattia.
  • Formazione continua
    Introdotto un impegno per i datori a sostenere anche iniziative di auto-formazione.
  • Equità e trasparenza
    Completano l’intesa l’introduzione di misure per la parità di genere, la trasparenza retributiva, il contrasto al dumping contrattuale e un impegno congiunto ad ampliare l’ambito di applicazione del contratto.
  • Scadenza e decorrenza
    Il contratto decorre dal 1° gennaio 2026 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2028.

 

Scarica il testo del rinnovo del Ccnl Dirigenti Terziario 5 novembre 2025

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