“AI e terzo settore. Le nuove professioni del sociale”, questo il titolo dell’incontro che il 17 settembre a Roma, in occasione di Rome Future Week e presso Lab – Talent Garden ha tenuto a battesimo il nuovo vertical di Manageritalia Executive Professional per i professionisti del terzo settore (clicca qui per rivedere l’incontro).
In apertura, Carlo Romanelli, presidente Manageritalia Executive Professional, ha ribadito il purpose di Manageritalia Executive Professional “dare rappresentanza, welfare, servizi e una casa comune a tutte le alte professionalità, puntando sulla forza della collettività da un lato e sulla personalizzazione dall’altro”. E per quanto riguarda il welfare, è già disponibile un pacchetto personalizzabile che va dalla sanità, alla previdenza alla copertura di rischi vari, ha detto Romanelli.
Parlando di servizi personalizzati, a fine incontro, Giovanni Belly, consigliere Manageritalia Executive Professional con delega all’area non profit, ha detto: “Il nostro interesse è quello di avviare una formazione specifica per manager e professionisti che operano nel terzo settore, con corsi e percorsi formativi in tutte le aree dell’organizzazione: dalla strategia, all’organizzazione, alla finanza, per arrivare all’utilizzo dell’intelligenza artificiale”.
Una delle particolarità e plus di Manageritalia è e sarà proprio favorire lo scambio culturale e l’osmosi tra profit e non profit, utile anche per favorire una maggiore collaborazione e sinergia tra i due settori.
A questo proposito, Mario Pasquero, consigliere Manageritalia Executive Professional con delega all’area non profit, ha detto: “Manageritalia è un’associazione che ha al suo interno molti manager con competenze che provengono da tutti i settori, principalmente dal mondo profit. E manager che hanno lavorato tanto nel profit possono trovare nel non profit delle soddisfazioni immense in cause con valori bellissimi: dopo tanto profit, può essere estremamente gratificante, tenendo contro che anch’esso nelle sue strutture organizzative necessità di professionalizzarsi. Quindi c’è anche una necessità di managerialità forte”.
Queste sono alcune delle motivazioni che ci hanno spinto a creare un vertical, per rafforzare e supportare il percorso professionale dei professionisti del non profit, o ETS che dir si voglia, e metterli ancor più e meglio a disposizione del mondo del terzo settore, soprattutto degli enti di piccola e media dimensione.
Come è emerso nel corso del convegno, tra i tanti fattori che richiedono un vero upgrade delle professionalità del non profit ci sono:
- la riforma del terzo settore, che ha definito come criteri fondamentali la trasparenza, il tracciamento e la rendicontazione, il che vuol dire professionalità necessaria all’interno del non profit;
- l’accelerazione digitale, avvenuta in particolare nel corso della pandemia, ma poi proseguita, con l’IA come elemento principale. Quindi, digitalizzazione che richiede professionalità e managerialità nella gestione;
A questo punto non resta che iscriversi direttamente a Manageritalia Executive Professional, per chi non lo fosse già e operasse nel terzo settore, o comunque di informarsi sulle concrete opportunità per migliorare professionalità e networking.