Fondo Mario Negri allo specchio

Le performance del nostro Fondo di categoria durante la tempesta. Analisi e prospettive

Il 2020 verrà ricordato come l’annus horribilis della pandemia, con oltre un milione e mezzo di morti. Dal 24 febbraio al 23 marzo, l’indice S&P perdeva il 35%, ma da quel momento le borse hanno avviato una ripresa e una crescita che ha registrato nuovi record.

Nelle cronache autunnali è poi tornata in primo piano la recrudescenza dei contagi, con pesanti effetti economico-sociali. L’intervento rapido e massiccio delle banche centrali e dei governi e le prospettive di controllo della malattia hanno permesso l’avvio del recupero da parte dei mercati finanziari e la prospettiva di una rapida ripresa economica.

L’anno vissuto va in sostanza classificato come “eccezionale” per la rilevante escursione tra il picco profondamente negativo del mese di marzo e il soddisfacente livello recuperato alla chiusura d’esercizio.

Risultati di gestione positivi
In un quadro più fiducioso di progressiva e costante attenuazione degli effetti negativi della pandemia, i risultati della gestione del Fondo Mario Negri sono nel complesso positivi: un risultato di esercizio di circa 108 milioni di euro al netto di imposte per 27 milioni; un attivo che ha raggiunto i 3,6 miliardi di euro, con un incremento di 213,5 milioni; l’avanzamento del processo di riallineamento, con risultati che mostrano, anche per questo esercizio, un andamento migliore di quello previsto dal piano e, infine, l’assegnazione ai pensionati di una perequazione dello 0,25%, a fronte di una completa assenza di inflazione.

L’articolazione degli investimenti, gli interventi attuati in funzione degli obiettivi e del grado di diversificazione e decorrelazione e i recuperi conseguiti con l’impostazione di gestioni attive dei mandati, hanno concorso alla determinazione dei seguenti risultati di comparto dedicati al tfr: 2,19% (1,67% al netto di spese amministrative e imposte) per il comparto garantito; 2,84% (2,18% al netto di spese amministrative e imposte) per il comparto bilanciato medio termine; 3,99% (3,04% al netto di spese amministrative e imposte) per il comparto bilanciato lungo termine. La ripartizione del residuo risultato di esercizio, di competenza dei conti individuali, determina l’attribuzione di un risultato netto di spese e imposta del 3,82%.

Verso la ripresa: scenari verosimili
Le prospettive del 2021 sono quelle della lenta ripartenza dell’economia, di banche centrali sollecite verso un’economia ancora fragile e premurose verso i mercati. I tassi negativi e un dollaro debole sono la premessa per favorevoli condizioni del credito e per la preferenza alle attività più volatili. Sono condizioni generali che le banche centrali hanno tutto l’interesse a preservare ancora un po’, anche a scapito del rischio di una ripresa dell’inflazione. Nella consapevolezza che i portafogli ben diversificati, pianificati per il lungo periodo e capaci di opporre flessibilità ai cambiamenti di scenario, come i nostri investimenti, sono quelli che resistono meglio alle esuberanze irrazionali dei mercati e dei cicli economici, l’asset allocation, con cui il Fondo affronta i mercati nel nuovo esercizio, non si discosta significativamente da quella in atto alla chiusura del 2020.

Confidiamo che la gestione basata sul “ritorno assoluto” consenta di cogliere i risultati che si producono con la rotazione settoriale in corso e la selezione ottimale delle aziende, a beneficio delle posizioni previdenziali degli iscritti e in conformità agli obiettivi che guidano la missione istituzionale del Mario Negri.

Previdenza complementare: obiettivo numero uno
In tale contesto si continua a ritenere fondamentale l’impiego di contribuzione nella previdenza complementare quale prezioso supporto per il conseguimento, al momento della quiescenza, di risorse economiche per quanto possibile prossime a quelle godute durante l’attività lavorativa. Tanto meglio se si decide anche la destinazione del tfr. Il notevole vantaggio fiscale riservato alla prestazione previdenziale del Fondo, rispetto all’imposizione fissata per la liquidazione del tfr rimasto in azienda, è un ulteriore significativo aspetto economico da considerare nella valutazione sulla convenienza a utilizzare la previdenza complementare e ad accrescere le risorse destinate alla posizione individuale.

La Covip ha emanato le direttive con le istruzioni operative per l’attuazione delle modifiche e degli adeguamenti alla disciplina della previdenza complementare, come aggiornata con il recepimento della direttiva europea, la cosiddetta Iorp II.

Obiettivo primario dichiarato del nuovo disegno del sistema di governo è la realizzazione di un più elevato livello di tutela di iscritti e beneficiari. Gli interventi, di una certa complessità, attengono sia a profili organizzativi sia di governance che documentali.

Il Fondo ha proceduto all’istituzione delle tre funzioni fondamentali previste dalla nuova disciplina normativa: gestione dei rischi, revisione interna e attuariale.

In relazione alle accennate modifiche, si è proceduto agli aggiornamenti e altre revisioni dello Statuto del Fondo, inoltrati all’esame della Covip, e di quelli conseguenti del Regolamento, che avranno validità con l’approvazione degli stessi da parte dell’autorità di vigilanza.

L’asset allocation per il 2021
Gli interventi di assestamento eseguiti gradualmente nel corso del 2020 sull’assetto degli investimenti in funzione dell’evoluzione della situazione macroeconomica e degli sviluppi attesi per i mercati finanziari, nonché delle valutazioni sul binomio rischio/rendimento, hanno fatto ritenere idonea l’impostazione in essere a fine esercizio anche per il 2021. Pertanto, sono state apportate solo variazioni tendenti al proseguimento dell’azione di mitigazione del rischio nell’obbligazionario, con riduzione delle quote con rating al di sotto dell’Investment grade e al conseguimento di migliori rendimenti nell’azionario: quest’ultimo è stato leggermente incrementato e sono stati inseriti tre nuovi gestori Global equity con mandati ad alta convinzione a rendimento assoluto e interessanti track record.

Inoltre, l’asset allocation strategica viene mantenuta in un’ottica di lungo periodo. Visione, questa, che ha ricevuto ulteriore impulso dalle norme dello Iorp II. In seguito a ciò, l’asset allocation per il 2021, complessiva e di comparto, è stata impostata nel presupposto che i mercati finanziari, in particolare azionari, siano ancora idonei a consentire un’adeguata remunerazione.

Investimenti immobiliari: uno sguardo ai dati
Resta confermato al 20% il limite per gli investimenti immobiliari. Il Fondo, alla luce della situazione pandemica ed economica descritta e considerate le disposizioni del decreto rilancio, ha ritenuto, con valutazione delle particolarità dei singoli casi, di dover proseguire nel ricorso a idonee parametrazioni dei canoni di locazione, al fine di ridurre al minimo la possibilità di situazioni di sfitto e/o ritardati adempimenti nel pagamento dei canoni. Il Fondo ha inoltre ultimato la fase di ricognizione documentale e tecnica della consistenza di tutte le proprietà. Attività, questa, ritenuta propedeutica a una migliore valorizzazione del patrimonio immobiliare nel contesto delle attuali esigenze di mercato. L’utile della gestione 2020 del Fondo immobiliare Negri è stato di 5,6 milioni di euro (11,7 milioni nel 2019). Alla stessa data il valore netto del Fondo risulta pari a 234 milioni di euro (al 31 dicembre 2019, 208 milioni). Il complesso delle attività ammonta a 330 milioni di euro (al 31 dicembre 2019, 251 milioni). Il tasso interno di rendimento del Fondo immobiliare Negri dal primo richiamo degli impegni al 31 dicembre 2020 risulta pari al 5,77%.

Bilancio tecnico 2020 e Piano di riallineamento
Nel 2017 è stato eseguito il 3° aggiornamento quinquennale del Piano di riallineamento con invio al ministero del Lavoro e alla Covip. I risultati di tale aggiornamento, attestati dagli attuari, confermano nel complesso le tendenze rilevate nei piani precedentemente elaborati e la previsione di completamento del piano di riallineamento con il recupero totale del disavanzo entro i prossimi 32 anni.

Iscrizioni e contributi
Nel corso del 2020 è proseguita la crescita positiva del numero degli iscritti attivi versanti, che a fine esercizio risulta essere di 25.169 unità, seppure in misura inferiore rispetto agli anni precedenti. Si registra una crescita degli incassi relativi ai contributi contrattuali e al tfr conferito, la cui misura risente comunque del minor incremento del numero di iscritti nell’anno.

Le prestazioni previdenziali
Nel 2020 si è registrato un totale di esborsi per prestazioni previdenziali per circa 223 milioni di euro, contro i 177 milioni dell’esercizio precedente: l’incremento è conseguente al maggior numero di domande pervenute per le varie tipologie di prestazione. In particolare, quelle per le rendite integrative temporanee anticipate (Rita, la cui erogazione ha avuto inizio nel 2018) sono aumentate in misura considerevole (incremento di circa 22 milioni di euro rispetto al 2019).

Sistema welfare e previdenza complementare
Se in passato il tema welfare ricorreva all’attenzione delle parti sociali costituenti, oggi vengono esaltate l’essenzialità e la potenzialità della sua funzione di protezione in presenza della pandemia e della crisi economica e finanziaria.

Il Mario Negri, quale gestore della previdenza complementare, istituto contrattuale in tema di welfare, è ben consapevole del ruolo assegnato e dell’affidamento sulle risorse da rendere disponibili per le esigenze presenti durante o alla cessazione del rapporto di lavoro o del pensionamento.

Considerato il protrarsi della difficile situazione economico-sociale, la circostanza impone di rinnovare il richiamo, anche al fine di incentivare lo sviluppo prospettico della previdenza complementare, affinché i prossimi rinnovi dei ccnl di riferimento ne tengano appropriata considerazione. Oltre all’auspicio che, seppur gradualmente, venisse avviato un ritorno al più contenuto carico d’imposta sui risultati conseguiti, dall’attuale 20% all’originario 11%.

Erogazioni assistenziali
La sensibilità delle parti sociali costituenti ai temi solidaristici ha prodotto l’interessante e ormai connaturato affiancamento degli istituti assistenziali e con finalità culturali a quelli strettamente previdenziali, rendendo più pregevole e completo, in linea con l’attuale evoluzione verso un welfare integrato, il sistema di prestazioni proprio del Mario Negri. Per gli interventi previsti in proposito dalla regolamentazione costituiti da erogazioni a supporto degli iscritti con figli minori con gravi disabilità, il Fondo nel 2020 ha erogato 120 trattamenti, per un totale di 677mila euro.

L’altra significativa attività socio-culturale, costituita dall’assegnazione di borse di studio a figli di dirigenti iscritti, è proseguita anche nel 2020 con 1.395 premi, per complessivi 546mila euro.

Aziende iscritte: una fotografia
Le aziende iscritte al Fondo al 31 dicembre 2020 sono 8.439. Un totale superiore di 46 unità rispetto al 2019. Per quanto riguarda la ripartizione delle aziende per settori, il terziario rappresenta il 94,50% del totale (94,33% al 31/12/2019), mentre spedizione e trasporti il 2,63% (2,59% nell’esercizio precedente). Al 31 dicembre 2020 risulta, sul totale, una media di circa 2,91 dirigenti per ogni azienda iscritta, sostanzialmente in linea con il precedente esercizio. 






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