Il termine Great Resignation, coniato nel maggio 2021, descrive il numero record di persone che hanno lasciato il lavoro dall’inizio della pandemia.
Questa rivoluzione sembra continuare a ritmo sostenuto, con un lavoratore su cinque a livello internazionale che prevede di dimettersi nel 2022 (fonte: survey Global Workforce Hopes and Fears di PwC su più di 52.000 lavoratori in 44 paesi e territori, condotto nel marzo 2022).
In un mondo del lavoro fortemente scombussolato dagli eventi mondiali, è quanto mai opportuno muoversi secondo una strategia precisa, sapendo quali risorse sfruttare, a cominciare dal proprio contratto: a questo proposito, risulta determinante muoversi e prendere la decisione finale solo dopo aver consultato un esperto. E Manageritalia, con le sue Associazioni territoriali, è il miglior esperto sui contratti che la Federazione stipula e gestisce, quello dei dirigenti del terziario, ma supporta al meglio anche quadri ed executive professional con i loro vari contratti.
Vediamo allora le principali casistiche nelle quali la nostra consulenza sul contratto di lavoro è un must e quando questa deve diventare una vera e propria assistenza sindacale.
Prima che il rapporto di lavoro abbia inizio, le associazioni forniscono consulenza contrattuale, dando il proprio parere in merito alla lettera di assunzione proposta al dirigente, valutandone tutti gli aspetti: retribuzione, periodo di prova, eventuale patto di non concorrenza, applicazione del contratto collettivo e ogni altro elemento utile.
Durante lo svolgimento del rapporto di lavoro le associazioni forniscono informazioni sul contratto collettivo e, su richiesta dell’interessato, ne verificano la corretta applicazione, innanzitutto per quanto riguarda la retribuzione, con particolare riferimento negli ultimi anni a quella variabile e a tutti gli aspetti positivi che intervengono nel caso di avanzamenti di carriera, trasferimento in Italio o all’estero, aumento delle deleghe e delle responsabilità.
Vengono date informazioni sui rinnovi contrattuali collettivi economici: quali sono gli aumenti e quali le modalità di applicazione.
Ma viene fornita anche assistenza per la verifica e l’eventuale ricalcolo della retribuzione individuale. Non sono infrequenti i casi di controllo e ricostruzione delle retribuzioni di tutto il periodo di servizio prestato presso lo stesso datore di lavoro: a volte l’intera vita lavorativa dirigenziale.
Sotto il profilo normativo, la consulenza riguarda tutti gli istituti contrattuali – e le norme di legge – che regolano il rapporto di lavoro, come ad esempio la malattia, gli infortuni, le trasferte, il mutamento di mansioni o il trasferimento di proprietà dell’azienda.
Quando sorgono problemi
La consulenza diventa vera e propria assistenza sindacale nel caso in cui sorgano contrasti tra il dirigente e il datore di lavoro e il dirigente veda violati i propri diritti oppure il contratto di lavoro non sia applicato correttamente o sia addirittura disatteso. A maggior ragione, la consulenza contrattuale può sfociare in assistenza sindacale in occasione della cessazione del rapporto di lavoro.
Se è il dirigente che vuole lasciare l’azienda perché ha avuto un’interessante offerta di lavoro o perché vuole pensionarsi, è sufficiente un servizio di consulenza.
Le associazioni Manageritalia forniscono il servizio di comunicazione telematica al Ministero del Lavoro delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali. Ma se è il datore di lavoro a voler risolvere il rapporto, procedendo a un licenziamento oppure facendo proposte di risoluzione transattiva, allora l’associazione territoriale assiste il dirigente sia per le trattative di conciliazione che per dare corso alla procedura di ricorso al Collegio di conciliazione e arbitrato.
In fase di risoluzione del rapporto, il servizio sindacale elabora conteggi per condurre le trattative di risoluzione del rapporto. Inoltre, in ogni caso di cessazione del rapporto, il dirigente può far verificare i conteggi delle sue spettanze di liquidazione, primo fra tutti il conteggio del tfr.
Consulenza legale
In caso di vertenza, sia durante il rapporto sia alla cessazione dello stesso, può capitare che la consulenza e l’assistenza sindacale non siano sufficienti: il dirigente, per far valere le proprie ragioni, potrebbe avere necessità di rivolgersi al Giudice del lavoro.
In questi casi è necessaria anche la consulenza e l’assistenza legale: le associazioni comunicano in questo caso al dirigente quali siano gli studi legali esterni che in virtù di specifica convenzione abbiano accettato di offrire agli associati un servizio professionale a tariffe agevolate, nonché un primo parere legale di orientamento gratuito.
Il dirigente avrà quindi la possibilità di ottenere una consulenza immediata e di valutare se conferire il mandato al professionista, instaurando un rapporto fiduciario personale.
Oltre a rivolgersi direttamente all’Associazione territoriale, soprattutto per gli aspetti meno urgenti, il manager potrà utilizzare per l’area contrattuale e legale anche AskMit.
Da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, con AskMit (accesso dall’area riservata MyManageritalia) è possibile ricevere informazioni e assistenza, in un massimo di 48 ore, in ambito lavorativo e legale, oltre a servizi Caaf, previdenziale, fiscale, assicurativo e Fasdac.
Qualità e affidabilità di AskMit in ambito lavoro e legale sono garantite da un team di professionisti multidisciplinare formato dagli esperti di Manageritalia e da avvocati, giuslavoristi e altri specialisti appartenenti a studi professionali di tutta Italia.
E la retribuzione? Ultimo, ma non per ultimo, parlando di lavoro un controllo al posizionamento della nostra retribuzione. Grazie alla rinnovata collaborazione con JobPricing, società leader nelle indagini retributive, Manageritalia offre a tutti gli associati l’opportunità di verificare gratuitamente il proprio posizionamento retributivo, mediante un software online accessibile tramite l’area riservata My Manageritalia > Servizi Professionali > Check-up retributivo.
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