(Dis)continuità lavorativa dopo i 50 anni

Over 50: come cambiare lavoro? Ne parleremo al prossimo appuntamento del ciclo Friday’s Manager, organizzato da XLabor, venerdì 20 giugno
come cambiare lavoro dopo i 50 anni

Cambiare lavoro dopo i 50 è davvero un’impresa? Venerdì 20 giugno, dalle 12 alle 13, in modalità ibrida, presso la sede di XLabor (Via Fatebenefratelli 19 Milano e sui canali social di Manageritalia), la divisione di Manageritalia dedicata al mercato del lavoro, si terrà un nuovo appuntamento del ciclo Friday’s Manager: (Dis)continuità lavorativa dopo i 50 anni – dalla teoria alla pratica: cosa fare (subito) per dare nuova energia al proprio percorso professionale, con Giulio Bertazzoli, Senior Advisor Organizzazione e Strategie Manpower Group.

Il tema è attuale e necessita di una serie di riflessioni e linee guida. Per gli over 50, cambiare lavoro, anche in ruoli manageriali, richiede entusiasmo e capacità di mettersi in gioco. I dati mostrano che chi affronta questo passaggio con consapevolezza può ottenere ruoli più qualificati e retribuzioni migliori. Ma è così per tutti? E cosa occorre per gestire al meglio questa fase delicata? Analizzeremo insieme cosa fa davvero la differenza e come affrontare il cambiamento in modo strategico.

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In attesa di confrontarci con Giulio Bertazzoli, gli abbiamo posto alcune domande.

Entusiasmo e voglia di mettersi in gioco possiamo quindi definirle “competenze” e soprattutto dire che non sono legate all’età?

«Più che competenze oggi sono delle necessità che i manager non possono esimersi dal mostrare, a prescindere dall’età anagrafica».

Qual è il miglior modo di affrontare una transizione manageriale dunque?

«Considerando il cambiamento come una opportunità e affidandosi a professionisti dell’outplacement, nel caso la transizione sia subita e non scelta».

C’è chi si ricolloca anche in ruoli e con retribuzioni migliori, giusto? c’è un ingrediente segreto, una formula magica per farlo?

«Nessun ingrediente segreto, dovrebbe essere la normalità, come nelle transizioni volontarie. Accettare ruoli inferiori significa non essere riusciti a valorizzare le proprie competenze e la propria expertise».

Come mantenere in azienda un manager over 50 mettendo a frutto al meglio il suo valore?

«Occorre includere questi manager nei percorsi di formazione manageriale, nei progetti strategici, nelle politiche di retribuzione variabile e nella crescita professionale».

Quali i punti vincenti di un manager over50?

«Ovviamente l’esperienza e le competenze trasversali, ma anche il mindset al lavoro e la capacità di entrare velocemente nel ruolo».

Tutto quanto sopra vale anche per gli over 60 vero e come?

«Certo, ancora di più, le aziende investono difficilmente in contratti a tempo indeterminato sugli over 60, ma contratti di consulenza o temporary hanno il loro spazio nelle aziende».

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