HyPPO: consumi energetici per data-center moderni

Il processo che HyPPO svolge è basato sul concetto di “Energy proportionality” e permette di risparmiare sui costi di gestione del data-center, mantenendo allo stesso tempo i servizi business critical a bassa latenza e con una velocità di risposta per gli utenti finali elevata

Il fenomeno della digital transformation in atto in questi ultimi anni in Italia sta mutando profondamente il rapporto tra aziende e nuove tecnologie con l’obiettivo di renderle più snelle e di massimizzarne il ritorno sugli investimenti nell’area It. Il principale driver di questa trasformazione è sicuramente il cloud, che promette di eliminare i costi di gestione di server e infrastrutture in favore di un’organizzazione flessibile ai cambiamenti che le aziende affrontano tutti i giorni.

Il passaggio al cloud può essere alle volte problematico: investimenti recenti così come l’appartenenza a particolari settori produttivi possono renderlo purtroppo impossibile. Questo però non toglie la necessità di ottimizzare i costi di gestione delle infrastrutture It e in particolare dei data-center, dove il 20% del total cost of ownership (Tco) è rappresentato dal consumo energetico. Questo consumo può essere ridotto se si considera che i server vengono spesso utilizzati dal 10% al 50% della loro capacità computazionale anche se la massima efficienza energetica si ha a pieno carico.

In questo contesto abbiamo sviluppato HyPPO, un sistema di ottimizzazione dei consumi energetici delle applicazioni web che garantisce il livello di performance desiderato. Il processo che HyPPO svolge è basato sul concetto di “Energy proportionality” e permette di risparmiare sui costi di gestione del data-center, mantenendo allo stesso tempo i servizi business critical a bassa latenza e con una velocità di risposta per gli utenti finali elevata.

HyPPO opera su ciascuna macchina all’interno del data-center, monitorando continuamente performance (consumo di Cpu, tempi di esecuzione, latenze di rete e applicative) e consumi energetici di ogni applicazione web. Questi dati vengono mandati a un motore centrale che minimizza il consumo energetico che ogni server deve mantenere in funzione delle performance delle applicazioni web ospitate. Questi dati vengono poi mandati alla singola macchina, che imposterà di conseguenza il consumo energetico. Il processo è continuo e ripetuto in maniera completamente automatica da HyPPO, che si adatta ai picchi di richieste che arrivano alle varie applicazioni web.

I risultati ottenuti da HyPPO sono promettenti: il sistema è stato sperimentato su un cluster con tecnologia Docker e Kubernetes (due tool che gestiscono l’isolamento e il ciclo di vita di applicazioni distribuite scalabili) e permette di ridurre il consumo energetico del 25% in media violando gli SLA di performance il 2,5% delle volte in media. A partire da questi risultati, i lavori futuri su HyPPO riguarderanno l’analisi e il controllo del sistema basato sulle metriche di latenza, misurazioni che descrivono in maniera molto accurata la velocità di risposta delle applicazioni web alle richieste che arrivano dagli utenti finali. 

Manageritalia collabora con NECSTLab per far conoscere questa Silicon Valley italiana e avere dalla loro voce un polso su quell’innovazione che partendo dall’Università impatta, e deve farlo sempre di più, sulla crescita della nostra economia, sul nostro lavoro e sulla vita di tutti i giorni. Un viaggio che dobbiamo fare tutti insieme. Stay tuned!

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