PIANO OPERATIVO 2012-2016: facciamo il punto

La parola ai project leader nazionali

Durante il IV Congresso Manageritalia, che si è svolto il 27 e 28 novembre all’Ata hotel Executive di Milano, i project leader nazionali del piano operativo 2012-2016 si sono riuniti in due tavole rotonde e hanno fatto il punto ciascuno sul proprio progetto. Progetti che non vanno certamente a chiudersi, ma proseguono, in alcuni casi implementano, in altri si rinnovano, in altri ancora si diffondono territorialmente.
Diamo voce ai project leader:

POLITICHE ATTIVE
Il progetto Politiche attive aveva lo scopo di individuare interventi finalizzati al reinserimento nel mercato del lavoro dei dirigenti inoccupati. Il gruppo ha posto l’accento sulla necessità che le politiche attive divenissero elemento strategico e prioritario del nostro contratto collettivo nazionale del lavoro; pertanto si è proposto che in occasione del prossimo rinnovo contrattuale venga negoziato l’inserimento di una misura stabile destinata al loro sostegno. Contestualmente si è convenuto sulla necessità che la Federazione giochi un ruolo attivo nel favorire il reinserimento dei dirigenti attraverso la creazione di una “agenzia per il lavoro” che definisca anche in maniera organica e coordinata le azioni e gli strumenti di politiche attive, individuando fonti stabili di finanziamento. Il compito futuro del gruppo sarà di supportare l’agenzia XLabor favorendone lo sviluppo sia formulando proposte di azioni e interventi, sia promuovendone l’attività a livello territoriale.
Monica Nolo

PRODUTTIVITÀ&BENESSERE
Dopo aver incontrato, attraverso più di una dozzina di convegni, numerose aziende e loro dirigenti, istituzioni pubbliche e private per presentare i nostri progetti P&B, abbiamo puntato sulla formazione dei nostri consulenti nelle 13 Associazioni territoriali e con loro abbiamo istituito incontri periodici estremamente interessanti per scambiarci esperienze sul territorio. Portare nelle aziende la nostra attività di “Cambia il Lavoro con Produttività & Benessere” di cui fanno parte i nostri progetti non è impresa scontata in quanto chiediamo un cambio culturale a cui gli imprenditori e spesso anche i nostri stessi manager non sembrano ancora preparati. Per fortuna esempi di aziende come Luxottica, che recentemente ha firmato un contratto di secondo livello inserendo la staffetta generazionale, uno degli istituti previsti dal nostro progetto InterAGEing, piuttosto che i voucher inseriti nell’ultima finanziaria per coprire servizi di company welfare secondo quanto indicato nel nostro progetto Smart Welfare, servizi del resto già diffusi in aziende di media dimensione, ci fanno ben sperare che anche altre aziende si convincano della necessità di cambiare il mondo del lavoro adottando i nostri tre progetti Un Fiocco in Azienda, Smart Welfare e InterAGEing. In questa direzione va e andrà il nostro impegno.
Marisa Montegiove

QUADRI
L’attività del gruppo ha visto impegnati i responsabili territoriali nell’illustrare un insieme di azioni e indicazioni su come oggi il quadro vede e chiede a Manageritalia. Le priorità sono riconducibili a due aree: servizi agli associati quadri e rappresentanza sindacale. Per la prima si sta mettendo a punto CertiQuadri, progetto che ha come obiettivo la ricerca di un modello di qualità che possa diventare uno strumento di marketing sia interno (fidelizzazione) sia esterno (nuovi iscritti) utilizzando un modello riconosciuto a livello europeo. Si è poi realizzata un’ossatura di formazione “minima” agli iscritti a livello nazionale con l’obiettivo di meglio gestire l’operatività della formazione nelle Associazioni territoriali. Il piano formativo realizzato, Ride the change, ha previsto incontri in aula a oggi svolti in varie città e si prevede di completare il ciclo formativo entro marzo 2016.Nell’area rappresentanza sindacale si è avviata un’attività di preparazione di una piattaforma per la contrattazione di secondo livello che possa definire gli obiettivi minimi, una modalità di relazione con l’azienda e il percorso di supporto che Manageritalia può fornire al quadro. Infine, si raccomanda di ridefinire l’approccio comunicativo di Manageritalia verso la categoria, favorendo l’interazione con gli iscritti e l’attività di contact center unica nazionale (con Askmit) e un nuovo piano di comunicazione personalizzato.
Antonio Votino

EXECUTIVE PROFESSIONAL
Il primo importante risultato del lavoro svolto in quest’ultimo anno sta nella ricerca identitaria degli executive professional associati a Manageritalia: è un executive che svolge una professione di supporto al management con forme contrattuali differenziate da quelle comprese nel contratto dei dirigenti. Non è un risultato di poco conto, perché dà un “vestito” a una categoria di grande variabilità e di difficile interpretazione. Della specificità identitaria degli executive professional, del grande bisogno di rappresentanza e delle sue considerevoli potenzialità per la Federazione ha dato testimonianza anche l’indagine realizzata nella prima metà del 2015, della quale prevediamo una seconda fase di approfondimento. Un secondo importante risultato è avere maggiore partecipazione attiva: ora in tutte le Associazioni territoriali esiste un rappresentante executive professional e sono attivi gruppi di lavoro. Uno dei frutti di tale lavoro è stata la riscrittura della nuova Carta associativa executive professional. Un terreno di lavoro sul quale si fa molto affidamento è il rilascio della qualificazione Experienced, una sorta di certificazione delle esperienze professionali (non delle competenze) sulla quale si sono effettuate sperimentazioni in quasi tutte le Associazioni territoriali. Si stanno definendo gli ultimi dettagli prima di rendere disponibile questo servizio agli associati che ne faranno richiesta.
Carlo Romanelli

TALENTI MANAGERIALI
Il progetto Talenti manageriali ha contribuito alla promozione della cultura manageriale presso i giovani, stimolandone le scelte che dovranno affrontare dopo gli studi e facilitandone il passaggio dall’università al mondo del lavoro. Attraverso l’organizzazione di incontri tematici, l’erogazione di corsi di formazione, l’affiancamento ai manager di diverse estrazioni e l’attivazione di molteplici tirocini in azienda che è stato offerto a centinaia di ragazzi. Un’occasione determinante per integrare la propria formazione con le più importanti competenze manageriali e per aprire loro una straordinaria finestra sul mondo del lavoro che contiamo di espandere e continuare ad arricchire nei prossimi anni. Il programma, cresciuto nei numeri grazie al lavoro delle Associazioni territoriali, tra le più attive delle quali Firenze, Roma, Ancona, Torino e Genova, ha inoltre costituito per Manageritalia un’importante occasione per coinvolgere tantissimi associati insieme alle loro aziende in una partnership concreta e dinamica, contribuendo a rafforzare le relazioni con Federmanager e con il mondo accademico e diventando un importante incubatore di quei giovani di talento di cui sempre più necessitano le aziende che investono in capitale umano.
Dario Ballerini

NUOVO MODELLO DI RAPPRESENTANZA E WELFARE CONTRATTUALE
Il lavoro del gruppo ha consentito di mappare le esigenze degli associati e di avere una valutazione del nostro welfare contrattuale. La messa in rete di tutte le Associazioni territoriali e il lavoro svolto da oltre quaranta persone ha definito proposte e individuato i principali ambiti da presidiare: garantire la sostenibilità dei Fondi; stimolare e fornire adeguati strumenti per la formazione continua e la valutazione “preventiva” delle competenze, anche con giornate retribuite per la formazione; sostenere gli over 50 che perdono il posto di lavoro, anche con percorsi formativi dedicati.L’opinione emersa è che il nostro welfare contrattuale e il sistema di rappresentanza hanno dimostrato di essere validi, in grado di individuare soluzioni innovative e di fornire risposte alle mutate caratteristiche del lavoro manageriale. La sfida è ora l’individuazione di un nuovo equilibrio tra flessibilità e tutele, tra lavoro e famiglia, che consenta anche di garantire l’appetibilità del nostro contratto. La prosecuzione del lavoro di gruppo potrebbe essere finalizzata all’individuazione di soluzioni utili per un allargamento della rappresentanza e la promozione del contratto.
Daniele Testolin

FORUM INNOVAZIONE TERZIARIA
Gli obiettivi principali del Forum dell’innovazione sono: la promozione della discussione su scenari tecnologici e su politiche locali in materia di innovazione; l’orientamento strategico e la concertazione delle scelte in materia di innovazione; il coordinamento per l’ideazione e l’attuazione di azioni e programmi operativi; il monitoraggio e la valutazione delle azioni e delle politiche attivate in materia di innovazione; la promozione e sensibilizzazione nei confronti delle imprese e degli operatori.Manageritalia Ancona si è concentrata sullo sviluppo di sinergie fra amministrazione pubblica e aziende, facilitando l’accesso al credito grazie alle controgaranzie prestate sui finanziamenti con l’obiettivo di aumentare la percentuale dello stesso fino all’80% se nel progetto figurano manager o temporary manager.Manageritalia Milano ha lanciato i laboratori di innovazione con Cfmt, un mix tra formazione e consulenza dedicati alle pmi. Ciascun partecipante presenterà la sua idea di innovazione e sarà aiutato a stendere il progetto, preparare la bozza di business plan e di piano di implementazione da usare in azienda. La partenza del progetto è prevista per i primi mesi del 2016. Manageritalia Roma ha presentato un progetto per ottenere finanziamenti Ue per lo sviluppo dell’innovazione nei paesi area Mediterraneo: obiettivo cinque laboratori di creatività per l’innovazione in cinque paesi con workshop e team remoti. Se approvato, il progetto partirà a settembre 2016 con durata triennale.
Dino Elisei

INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE
L’obiettivo del gruppo è promuovere la presenza manageriale nelle imprese, che può essere declinato in obiettivi diretti e quantificabili e indiretti. Tra gli obiettivi diretti si ricorda la realizzazione di matching tra domanda e offerta di competenze manageriali, la sperimentazione di modalità e strumenti operativi nella filosofia del welfare to work, l’affermazione del fattore manageriale quale strumento di riscatto etico ed economico, valorizzando, riaffermando e comunicando il vero ruolo della categoria, e infine il favorire sbocchi occupazionali e generare opportunità di lavoro qualificato.Ma accanto a questi obiettivi, l’aver organizzato convegni sul manager di rete, sul temporary management e sull’importanza di dotare le pmi di un manager ha raggiunto lo scopo strategico di mettere in contatto Manageritalia con gli stakeholder e gli attori del processo.I risultati evidenziano la realizzazione di 12 convegni organizzati sul tema manager di rete, del supporto a Unioncamere Calabria per la gestione di cinque bandi sull’internazionalizzazione delle pmi, con il coinvolgimento di 60 manager, della realizzazione di sei videointerviste con dirigenti apicali per il progetto Lead the future (in partnership con Confindustria e Federmanager), di 13 incontri sul territorio organizzati con stakeholder.
Roberto Saliola

ETICA E RESPONSABILITÀ SOCIALE
Il gruppo di lavoro ha proposto la nuova funzione del manager: il manager del 2020 guida consapevolmente il cambiamento integrando innovazione e sostenibilità. Il lavoro si è articolato secondo il seguente frame work: la nuova figura del manager, integrated thinking, integrated reporting e piano di comunicazione.Sul tema della nuova figura del manager il gruppo ha progettato e realizzato due linee di attività: un confronto internazionale di best practice (Italia, Spagna, Portogallo) che ha dato vita a un primo convegno aperto a imprese nazionali ed estere sui temi della Rsi e della sostenibilità; formazione sui temi della misurazione della Rsi e sui modelli di elaborazione dei bilanci di sostenibilità e integrato rivolta a dirigenti e quadri e professional; un’attività formativa, svolta in collaborazione con le Università di Bologna e Cattolica di Milano, articolata in otto workshop e ora alla seconda edizione.Sul tema dell’integrated reporting il gruppo di lavoro ha sviluppato le linee guida per la realizzazione del bilancio sociale delle Associazioni territoriali, mentre sul tema del piano di comunicazione è stata elaborata una prima ipotesi di struttura di comunicazione interna ed esterna sui temi della nuova figura manageriale.Riteniamo di proseguire il percorso intrapreso sui temi della formazione dei manager alla Rsi e avviare con maggiore specificità un lavoro finalizzato all’individuazione di strumenti di misurazione del benessere economico-sociale degli associati.
Paolo Corbò

#PRIORITALIA
Il gruppo #Prioritalia/Mit, senza farsi scoraggiare dai ritardi dell’associazione nazionale #Prioritalia, ha lavorato puntando su tre obiettivi fondamentali:
1.    aprire un dialogo con il territorio, interessarsi dunque della “res publica” offrendo competenze, progetti e impegno personale per aiutare le istituzioni a fare le cose e farle bene. In questo l’iniziativa “1.000 manager per 100 progetti” si è dimostrata un vero e proprio “cavallo di Troia” e ha prodotto significativi risultati;
2.    consolidare un forte rapporto con i gruppi di volontariato professionale che già prestano le loro competenze per sviluppare e gestire progetti nel sociale integrandoli con nuove esperienze;
3.    costituire uno strumento che metta a disposizione di tutti le esperienze e conoscenze acquisite dalle diverse persone sui diversi territori, obiettivo che ha richiesto un lungo lavoro progettuale, ma che consentirà di conoscere il patrimonio di competenze, contatti e progetti che abbiamo generato, di valorizzare e diffondere best practice e di integrarci con #Prioritalia.
In futuro, si prosegue lavorando su due delle aree tematiche individuate in questo Congresso: la valorizzazione del territorio e, naturalmente, il tema afferente a #Prioritalia, che rappresentano il continuo naturale di ciò che abbiamo fatto finora e danno senso compiuto al percorso intrapreso.
Marco Ballarè

GOVERNANCE
Il lavoro del gruppo si è concluso la scorsa primavera e a giugno sono state postate sulla piattaforma online Yammer le tre proposte rivolte al comitato di presidenza federale:
1.    valutare l’opportunità di regionalizzare il nome delle nostre Associazioni territoriali al fine di rendere chiara alle istituzioni con le quali si confrontano l’ambito territoriale rappresentato;
2.    valutare se eliminare l’obbligatorietà delle due assemblee annuali o quanto meno mantenere solo gli adempimenti formali (approvazione preventivo in una e consuntivo nell’altra ecc.) delle due assemblee e consentire che la seconda possa avvenire in concomitanza con l’organizzazione di eventi tematici di interesse degli associati e del territorio;
3.    legare maggiormente e in modo bidirezionale i consigli direttivi delle Associazioni territoriali con i comitati di presidenza federali favorendo una squadra sempre più coesa.
Il lavoro non è stato affatto facile, attesa la complessità e la delicatezza degli argomenti da trattare, ma si pensa che alla fine il risultato sia positivo e i progetti/proposte portati all’attenzione del comitato di presidenza siano propositivi e realizzabili.
Alfredo Lanfredi

OSMOSI
L’obiettivo iniziale era focalizzarsi sui rapporti con Federmanager per identificare aree di semplificazione, risparmio e miglioramento dei servizi derivanti da sinergie tra le due strutture. Un forte impulso al progetto venne, nel dicembre del 2013, dall’incontro delle giunte di Manageritalia e Federmanager quando, in un clima di apertura e di collaborazione, fu confermata la volontà di lavorare insieme ai vari livelli organizzativi. Da quel momento sul territorio si è sviluppata una buona rete di contatti che si sono poi concretizzati in gruppi di lavoro e iniziative condivise. Le Associazioni territoriali di Manageritalia, grazie al lavoro paziente e intelligente di tanti colleghi che si sono fatti carico del coordinamento locale del progetto, hanno mosso reali passi avanti nella giusta direzione, dimostrando di avere chiaro il valore strategico dell’iniziativa, nonostante difficoltà oggettive quali, per esempio, l’organizzazione di livello provinciale di Federmanager o la diversa sensibilità sugli obiettivi del progetto da parte di alcuni dei nostri interlocutori. Per il futuro Osmosi potrà trarre vantaggio dal rinnovato impegno delle Associazioni territoriali e, per omogeneità, dal coordinamento con altri progetti quali Cida e #Prioritalia in quanto ci consentiranno di rinforzarci nel portare avanti, insieme alle nostre idee, la percezione del valore e delle opportunità che possono venire per il Paese dalla componente manageriale.
Luigi Catalucci

CIDA – MAPI
L’obiettivo primario del gruppo di lavoro Cida – Manager e alte professionalità per l’Italia è stato pienamente raggiunto. Manageritalia è stata la forza propulsiva per la costituzione della nuova Cida, ne ha avuto la presidenza e a livello territoriale si è insediata nei vari coordinamenti regionali, assumendone direttamente la guida in quattro regioni. A livello territoriale molti colleghi di Manageritalia si sono insediati in rappresentanza di Cida nei comitati regionali e provinciali Inps, Inail e per le Stelle al Merito. In tutti questi contesti i rappresentanti di Manageritalia hanno portato qualità, idee, competenze e valori che hanno fortemente arricchito la forza della Confederazione.Le prospettive future sono la valorizzazione delle esperienze fatte dai vari gruppi di lavoro regionali di Manageritalia, sotto la guida dei project leader territoriali, e la messa a disposizione di Cida di queste competenze per accentuare la presenza, la visibilità e le proposte dei dirigenti nel rapporto con le istituzioni, in particolar modo con il governo a livello nazionale e con le regioni a livello locale, per incidere sulle politiche e sulle norme da adottare.
Walter Bucelli

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