WeChat: un mostro di app?

Cina: il futuro dei pagamenti e del retail è già presente ed è condensato in un’applicazione che fa, virtualmente, tutto. Una tecnologia pervasiva in grado di offrire molte opportunità da cogliere

Ci sono dei momenti dove il futuro improvvisamente ti si presenta con una chiarezza contundente e ci si chiede come non si era potuto vederlo così chiaramente prima.

Recentemente in Cina, mi apprestavo a fare un giro sulle le mura fortificate ancora perfettamente percorribili della città di Xi An. All’improvviso comincia a piovere e dal nulla spuntano venditori ambulanti di ombrelli, ne più ne meno come quelli che troviamo in Italia.

La differenza è che questi ambulanti non accettavano denaro contante, ma solo pagamenti via WeChat, la monster-app cinese.

Che cosa è WeChat? Creata solo nel 2011 da Tencent, uno dei tre mega colossi cinesi del digitale, da non confondersi con Alibaba, WeChat nasce come il WhatsApp cinese ma presto incomincia ad aggiungere migliaia di funzioni che la trasformano in una monster-app, con la quale è possibile gestire la propria vita, pagamenti e relazioni sociali, tutto attraverso una singola app. Ad oggi WeChat conta un miliardo di utenti, praticamente il 100% della popolazione digitale cinese.

Se avete solo cinque minuti da dedicare per capire l’integrazione verticale degli ecosistemi cinesi, vi suggerisco la visione di questo video del New York Times che spiega come WeChat abbia integrato in una unica app le funzioni di WhatsApp+Instagram+Facebook+Paypal+Skype+Uber+Amazon+altre funzioni che in Occidente non esistono neanche. 

Il video è impressionante e fa capire come la Cina in molti aspetti sia all’avanguardia anche in settori tecnologici che pensavamo fossero ad esclusivo appannaggio della Silicon Valley.

Ma torniamo ai venditori ambulanti per le strade di Xi An.

Perché d’improvviso oggi in Cina tutti pagano praticamente solo con WeChat (e in minor con misura Alipay)? 

E perché qualunque retailer in Occidente che oggi abbia come cliente i cinesi deve averla?

La ragione è che è iper comoda: basta associarvi una carta di credito e scordarsene per sempre.

Perché per effettuare qualsiasi pagamento devo semplicemente fare una scansione col telefono del QR code del rivenditore, come quello che la nostra venditrice ambulante ha in mano nella fotografia.

Oppure, per essere più sicuri, può essere il rivenditore a fare la scansione del QR code personale di WeChat sul cellulare. 

Si possono trasferire regali monetari tra amici (la funzione “red packets”) ed esiste anche una funzione utilissima per quando si cena in gruppo che si chiama “Go Dutch”, letteralmente, “fai alla romana”, anzi all’olandese, con la quale i partecipanti a una cena estraggono cellulare con il codice WeChat e il ristorante divide automaticamente il conto.

In Cina oggi tutti pagano con WeChat.

Il futuro è già qui, e per qualsiasi retailer di casa nostra che voglia vendere anche al pubblico cinese è un must dotarsi di questi sistemi di pagamento avanzati.

Il Retail è morto, lunga vita al Retail.

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