Anche in Italia abbiamo la nostra Silicon Valley: non è concentrata in una sola valle come in California, ma ha snodi in più parti d’Italia.
La zona di Palo Alto da 30 anni è un magnete formidabile per imprenditori e startup, questa è l’area dove trovare esperti di intelligenza artificiale, robotica, blockchain, neuromarketing, big data, programmatori, avvocati specializzati in brevetti, ma anche fondi di venture capital, incubatori, angel investor, centri di ricerca, oltre ovviamente alle sedi di Google, Facebook, Apple che qui si sono sviluppate.
Il cuore della Silicon Valley italiana è Milano e la Lombardia, la zona a più alto tasso di innovazione e a maggiore densità di knowhow, dove sta più crescendo l’ecosistema delle startup, ma ci sono centri a rapido sviluppo anche in altre regioni. Oltre ai centri di ricerca privati e ai poli universitari, qui sono state fondate oltre la metà delle startup innovative e hanno sede alcuni incubatori importanti come Polihub del Politecnico di Milano, Digital Magics, Speed MI Up di Bocconi, Talent Garden Milano, Comonext a Como. Ma la Silicon Valley italiana è presente anche in altre regioni: I3P del Politecnico di Torino, H-Farm in Veneto, b-ventures a Bologna, Nana Bianca a Firenze, Luiss Enblabs a Roma, 56CUBE a Napoli.
Le startup sono nuove imprese ad alto tasso di innovazione, con un Dna votato alla crescita. Sono strutture snelle, estremamente più veloci e propense al rischio rispetto alle aziende consolidate, così che riescono a portare avanti idee che nelle strutture più grandi verrebbero bloccate perché con un Roi troppo incerto.
Molte aziende consolidate stanno collaborando o investendo in startup, perché sono un modo veloce per acquisire innovazione, per completare la loro offerta, per costruire nuovi modelli di business, per diversificare in settori emergenti. Per le startup queste partnership sono la via per accelerare la loro attività e accedere a canali produttivi, a mercati e clienti più importanti.
La collaborazione tra imprese consolidate e startup è chiamata open innovation, proprio perché permette alle imprese di fare innovazione aprendosi all’esterno.
Questo fenomeno riguarda trasversalmente tutti i settori, con però una prevalenza delle aziende dei servizi, e vede spesso protagoniste le Pmi. Perché l’innovazione avviene sempre più attingendo a settori diversi dal proprio e la digitalizzazione porta a ibridare industria e servizi.
Visitate la Silicon Valley italiana: sarà l’occasione per capire come lavorano le startup e quanto possono essere preziose per il vostro business… e sarà una bella ventata di entusiasmo.
Il Gruppo Innovazione di Manageritalia Lombardia organizza delle visite ai principali centri d’innovazione: il 31 gennaio 2019 andremo all’incubatore ComoNext.