Verso un packaging senza plastica

Assegnati i Beyondplastic Awards 2020

Assegnati i Beyondplastic Awards 2020, un premio internazionale per coloro che hanno studiato e saputo realizzare alternative agli imballaggi in plastica monouso, attraverso soluzioni innovative e originali volte a rendere i più comuni articoli di consumo biodegradabili.

Il concorso, lanciato dall’imprenditore e fondatore di beyondplastic.net Ulrich Krzyminski, comprende 4 categorie, ciascuna con vincitori “d’oro”, “d’argento” e di “bronzo”.

“Il premio è rivolto a studenti, designer, ingegneri, produttori, creatori, inventori, artisti: chiunque abbia un’idea, un concept, un prototipo o anche una soluzione già sul mercato che preveda meno plastica monouso è il benvenuto” ha spiegato Krzyminski.

Sacchi di nuova generazione

L’oro per la categoria “Soluzione più innovativa” ha ad esempio voluto premiare un sacchetto che si dissolve in acqua bollente. Jack Cleary e il team di Wastebased dal Regno Unito lo hanno chiamato The Item Bag 2.0 ed è utilizzabile nei negozi di lavaggio a secco.

L’obiettivo di Cleary è sostituire i sacchetti di plastica in polietilene e polipropilene utilizzati per trasportare i capi di abbigliamento con sacchetti 100% biodegradabili.

Item Bag 2.0 si dissolve sia in acqua salata che in acqua calda, lasciando dietro di sé nient’altro che bioinchiostro e alcuni minerali non tossici che possono essere versati nello scarico. È anche carbon negative, non semplicemente carbon neutral, il che significa che il processo di produzione della Item Bag 2.0 rimuove più carbonio dall’aria di quanto ne aggiunge: 100% in più, per essere precisi.

Wastebased produce anche buste per pacchetti postali compostabili, impermeabili al 100%, ma che si degradano in natura dopo circa 6 mesi. Inoltre, l’azienda pianta alberi per compensare il costo del carbonio di operazioni che non possono rendere sostenibili e ha piantato quasi 1.000 alberi in Irlanda, Scozia, Romania e Madagascar.

Il dentifricio che fa bene all’ambiente

Una squadra brasiliana ha vinto l’argento nella categoria “Impatto più pratico” per il suo sforzo di ridurre la plastica nel classico tubetto di dentifricio, che non può essere riutilizzato.

Un oggetto indispensabile e di uso quotidiano per tutti noi, il tubetto di dentifricio in plastica ha ricevuto un restyling ecologico nelle officine di Coolpaste. Coolpaste è un progetto accademico sviluppato nel 2012 da Allan Gomes dell’Università Federale del Minas Gerais, che ha scoperto che non c’era diminuzione nelle vendite se la scatola di cartone che circondava il tubetto di dentifricio fosse stata rimossa completamente.

Realizzato in materiale di cartone resistente che non è solo sostenibile, ma biodegradabile, si blocca sugli scaffali dei negozi tramite una semplice linguetta, eliminando la carta e gli inchiostri chimici necessari per la fabbricazione delle scatole.

La sostenibilità si estende anche al tappo, che è composto materiali derivati dall’amido di mais, radici di tapioca e canna da zucchero.

Qui tutti i prodotti finalisti Beyondplastic, con informazioni su dove trovarli.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca