Sul fronte della lotta contro la dispersione della plastica nell’ambiente le startup sono più attive che mai. In particolare, la startup italiana Weikiwi ha stabilito di ritirare dall’ambiente 25 tonnellate di plastica. L’azienda milanese, che fornisce solo online energia verde a oltre 40mila clienti in Italia, ha dichiarato di voler eliminare dall’ambiente circa un milione e 100mila bottiglie di plastica.
“Ci siamo detti che fornire energia verde non era più sufficiente, visto che si tratta sostanzialmente di un incentivo economico ai produttori di impianti a energia rinnovabile, ma nulla più” ha dichiarato Massimo Bello, ceo di Wekiwi. “Abbiamo quindi deciso di muoverci anche sul fronte della plastica dispersa nell’ambiente, una vera e propria piaga per l’ecosistema”.
I dati purtroppo lo confermano: la plastica ha ormai invaso il pianeta, i nostri mari sono ricoperti da 8,3 miliardi di tonnellate di plastica mentre altre 10 milioni di tonnellate finiscono in discarica o sparse in natura, quando non bruciate illegalmente. Secondo un report della World Bank, nei prossimi 30 anni la produzione di rifiuti in plastica crescerà del 70%. Un’emergenza che non può più essere trascurata, dai consumatori ma anche dalle aziende.
Per offrire una risposta a questa vera e propria emergenza Wekiwi ha siglato un accordo con la società Plasticbank, società canadese che si occupa di raccogliere la plastica dispersa nell’ambiente trasformandola in una moneta di scambio utile a creare valore per i territori, grazie a 4.300 collaboratori locali in Brasile, Haiti, Indonesia e Filippine. L’obiettivo? Avviare un’attività di raccolta della plastica soprattutto in paesi in via di sviluppo.