A partire dal 1° settembre l’Unione Europea metterà definitivamente al bando le lampadine alogene. Un’indagine internazionale di LedVance sui consumatori di Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Svezia, Usa, Canada, Brasile e Cina ha messo in luce «una notevole disinformazione sull’imminente messa al bando delle lampadine alogene». Nel nostro paese il 41% degli intervistati non ne ha mai sentito parlare e se a ciò aggiungiamo il numero di italiani che ne ha sentito parlare, ma non ha chiare le conseguenze, la cifra aumenta del 16% fino a raggiungere il 57%.
Le tecnologie di illuminazione tradizionali compaiono ancora nella lista della spesa degli italiani. La ricerca rivela che poco meno di un terzo degli intervistati sceglie ancora lampadine alogene. Ben l’84% dei consumatori cita l’efficienza energetica, la durata e il prezzo come criteri chiave di acquisto considerando il calo dei prezzi, l’aumento dell’efficienza e la maggiore durata delle lampadine led, si tratta proprio dei motivi per cui passare alla tecnologia led.
Nonostante la maggioranza degli italiani non ne sappia praticamente nulla anche se crede di saperne molto, siamo i più informati a livello europeo. Come spiega l’indagine: «L’Italia è in testa alla classifica europea: il 58% degli intervistati italiani è a conoscenza della direttiva. Francesi, tedeschi e svedesi si attestano tra il 40 e il 50%. In fondo alla classifica troviamo gli inglesi: solo il 35% ne è informato». I risultati dello studio di LedVance «mostrano chiaramente che c’è bisogno di più informazione sulla messa al bando e sulle relative conseguenze».
La misura europea punta al risparmio energetico, vera priorità per l’Ue. Sui temi green anche i manager sono attivi, come dimostra il convegno dello scorso 19 maggio dedicato alla bioeconomia.