Il nostro Paese deve cambiare, lo sappiamo tutti. Ripensare a fondo il modello di sviluppo non è più un sogno o un auspicio, ma una necessità concreta. Non possiamo permetterci di scegliere tra crescita, inclusione o ambiente: dobbiamo farli convivere, perché solo così costruiremo un’Italia più giusta e competitiva.
Per questo non stupisce che crescita sostenibile ed economia dei servizi siano da tempo al centro della nostra azione. Oggi sono un pilastro del Piano operativo 2024-2028, perché Manageritalia non rincorre il cambiamento: lo prepara, lo anticipa, lo accompagna. È la nostra forza, la nostra responsabilità.
Come abbiamo visto nel numero di ottobre di DIRIGENTE, la rivista di Manageritalia, l’economia sostenibile è ormai il cuore della competitività globale. Non si tratta soltanto di ridurre emissioni o consumi, ma di trasformare i tre pilastri Esg – ambiente, società, governance – in una bussola di opportunità.
In questo scenario, l’economia dei servizi ha un ruolo decisivo. Oggi rappresenta oltre i due terzi del Pil in Europa e in Italia. È meno dipendente da materie prime, spesso a minore impatto ambientale, e soprattutto genera valore attraverso conoscenza, innovazione, relazioni. Qui c’è la vera chance di costruire una crescita che sia insieme resiliente e inclusiva.
Ma sappiamo bene che la tecnologia e i numeri non bastano. La transizione richiede una trasformazione profonda nei modelli di business e nella cultura delle imprese. E qui entra in gioco la managerialità: non più meri gestori, ma catalizzatori di cambiamento.
I manager devono leggere le sfide ambientali e sociali, guidare team, favorire innovazione e inclusione. Devono saper integrare la sostenibilità nelle decisioni strategiche, dialogare con istituzioni, investitori e comunità. In una parola: devono essere leader. Perché senza leadership consapevole, la sostenibilità resta un obiettivo sulla carta; con manager preparati e motivati, diventa un volano di competitività e crescita.
Questa è la strada che stiamo percorrendo anche dentro la nostra comunità. I temi Esg sono diventati uno degli ambiti fondativi del mandato, affidati a persone che li presidiano con responsabilità e continuità.
Nel Piano operativo sono un impegno concreto, una bussola che ci guida e ci rende coerenti tra ciò che chiediamo al Paese e ciò che pratichiamo nella nostra Organizzazione.
E non si tratta solo di piani o documenti. Lo staff meeting appena concluso lo ha dimostrato: un momento intenso di condivisione con tutto il personale, in cui non abbiamo parlato solo di strategie, ma di persone, di valori, di impegno comune. Perché i principi Esg, se vogliono essere credibili, devono vivere prima di tutto dentro la nostra casa.
È in questa coerenza, tra visione per l’Italia e vita della nostra Associazione, che sta la vera forza di Manageritalia. Non ci limitiamo a interpretare il cambiamento: lo viviamo, lo presidiamo, lo orientiamo. Con passione, con responsabilità, con la convinzione che solo così si possa costruire davvero un futuro sostenibile.
Viva Manageritalia.
Marco Ballarè
Presidente Manageritalia
marco.ballare@manageritalia.it