NecstCamp: un progetto PoliMi per la crescita collettiva

Un laboratorio per allenare la consapevolezza personale e la creatività

Quello che sapevamo a settembre 2017 era di avere la volontà di iniziare un progetto che avesse come obiettivo principale quello di sviluppare negli studenti una maggior consapevolezza in se stessi e nei propri mezzi. Questo progetto ha preso il nome di NecstCamp, ed è iniziato con 23 studenti del laboratorio che si incontravano una volta alla settimana alle 6:45 negli spogliatoi del Campo Sportivo Giuriati per il piacere di trovarsi insieme e insieme fare un po’ di “sana fatica” con degli allenamenti “funzionali”.
Sì, una volta si diceva questo, una volta non potevamo dire che facevamo CrossFit, perché per poterlo fare si doveva essere ufficialmente certificati e avere quindi un box… cosa che è successa a poco più di un anno di distanza con il riconoscimento e la nascita di CrossFit Politecnico di Milano.

Allenare le persone alla libertà


Oggi NecstCamp è molto di più: mira alla creazione di un ambiente dove, in una serie di attività, grazie al coinvolgimento di studenti, docenti e personale tecnico amministrativo del Politecnico di Milano, si vadano a creare situazioni in cui possano ritrovare elementi del loro quotidiano, accrescendo così la coscienza nelle proprie capacità e, più in generale, in loro stessi. Il NecstCamp è quindi un progetto che mira ad allenare le persone alla libertà. La libertà nasce dalla conoscenza di se stessi e quindi dalla derivante possibilità di scegliere consapevolmente. Ciascuno è diverso da un altro: esperienze famigliari, classe sociale, carattere personale, esperienze culturali. È importante che ciascuno possa costruirsi un personale piano di lavoro per valorizzare le proprie potenzialità o imparare quali siano i propri punti deboli o i punti di forza. Tenendo conto dei propri “bisogni interiori”.

Sviluppare il proprio potenziale uscendo dalla comfort zone

La libertà di cui parliamo nasce quindi dai partecipanti stessi che, grazie alla consapevolezza nei propri mezzi, nel riconoscersi bravi, capaci, ma anche limitati e non infallibili, riescano a realizzare il proprio reale potenziale, abbattendo così le barriere legate a zone di comfort create per proteggersi dal rischio di sbagliare, dall’eliminazione di freni autoimposti per paura di misurarsi realmente con le proprie capacità. In questo cammino i partecipanti non sono soli, anzi, si sentono parte di un gruppo, un gruppo che diviene trainante. Il gruppo supporta nelle difficoltà, innesca l’attenzione per un campo di interesse, il compagno che ha superato e fatto propria una competenza è interessante da osservare e imitare. La base è il rispetto che nasce dal far provare a ciascuno le fatiche dell’altro. Un gruppo che vive insieme un problema, dove ciascuno deve partecipare per giungere alla soluzione. In questo contesto i ragazzi imparano così anche a collaborare.

Proposte esperienziali

Ecco perché, in questo terzo anno di NecstCamp, abbiamo creato nuove collaborazioni e pensato a nuove attività. Una prima novità è legata alla nascita di una proposta esperienziale derivante dalla musica! Così come quando abbiamo introdotto il CrossFit come “metafora” per permettere ai partecipanti al NecstCamp di rivivere, seppur in un contesto completamente differente, alcune delle situazioni in cui ci troviamo quotidianamente, ecco che la musica poteva permetterci la stessa esperienza. Il NecstCamp non vuole forzare nessuno a fare nulla, vuole essere un percorso in cui i singoli partecipanti, esposti ad opportuni contesti e stimoli, possano autonomamente sviluppare attenzioni, osservazioni e consapevolezza da poter applicare nel loro quotidiano. Ecco perché oltre ai coach, in questo percorso sono coinvolti delle psicologhe, delle nutrizioniste, degli esperti del sonno, dei musicisti… tutti esperti nel loro specifico campo ma con l’obiettivo comune di lavorare con le diverse persone per un cammino più completo e profondo. 


Manageritalia collabora con NECSTLab per far conoscere questa Silicon Valley italiana e avere dalla loro voce un polso su quell’innovazione che partendo dall’Università impatta, e deve farlo sempre di più, sulla crescita della nostra economia, sul nostro lavoro e sulla vita di tutti i giorni. Un viaggio che dobbiamo fare tutti insieme. Stay tuned!

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