Motore Italia Toscana

Anche quest’anno l’iniziativa di Class Editori, di cui Manageritalia è partner, ha fatto tappa nel cuore della regione, raccontando e premiando le eccellenze imprenditoriali italiane e valorizzando il ruolo dei manager per la competitività delle pmi
Motore Italia Toscana

Si è svolta il 18 settembre a Firenze la tappa toscana di Motore Italia 2025, il tour di Class Editori dedicato alle eccellenze imprenditoriali delle regioni italiane.

I panel di discussione hanno affrontato le sfide per le aziende toscane: managerialità, intelligenza artificiale, dazi Usa. Il tema centrale, sottolineato da Marco Zuffanelli, presidente di Manageritalia Toscana, è stato la debolezza culturale delle pmi italiane, ancora poco inclini a dotarsi di manager capaci di guidare il cambiamento e gestire la complessità: «È sempre più necessario per le nostre aziende promuovere una cultura manageriale capace di attrarre talenti e favorire il passaggio generazionale».

Francesco Bosio, direttore generale di Banca di Cambiano 1884, ha poi sottolineato la perdita dell’elemento umano nelle relazioni aziendali, mentre Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute Sanità e Cura, e Massimo Farina, consulente di direzione in ambito sanitario e sociosanitario e titolare dello Studio EmmEffe, hanno rimarcato l’importanza del welfare aziendale e della gestione manageriale nel settore sociosanitario.

Managerialità per crescere

Il focus sulla presenza dei manager nelle aziende toscane evidenzia un rapporto di 0,5 manager ogni 100 dipendenti, ben lontano dalla media nazionale (0,9) ed europea (3-5 ogni 100). La case history portata in sala da Manageritalia è quella di Program di Autonoleggio Fiorentino.

Il dialogo tra l’imprenditrice e un dirigente nostro associato ha dimostrato come una presenza manageriale e una forte sinergia con la proprietà siano decisive per competere con le grandi aziende e le multinazionali, grazie alla possibilità di migliorare l’efficienza organizzativa, la capacità di innovare, sfruttare la digitalizzazione e attrarre talenti.

Andrea Bardini, direttore operations di Program, ha raccontato come l’azienda abbia investito in formazione e procedure per migliorare la gestione della domanda e dei contratti, puntando sulla qualità del servizio. Patrizia Bacci, imprenditore e amministratore unico della stessa azienda, ha sottolineato il valore del coraggio e della fiducia nel delegare responsabilità.

I dati di Manageritalia, che ha intervistato un centinaio di pmi toscane, mostrano che il 56% di queste con almeno un dirigente ha registrato fatturati in crescita nel 2024, con previsioni positive anche per il 2025.

Le leve competitive citate dagli intervistati sono: riorganizzazione aziendale (36%), ottimizzazione delle operations e automazione (32%), espansione a nuovi mercati (31%) e gestione delle risorse umane (29%). La formazione continua, promossa da Manageritalia è considerata fondamentale per mantenere i dirigenti aggiornati e competitivi.

La managerialità è il vero tesoro per le imprese italiane, soprattutto in tempi di incertezza globale, dazi e cambiamenti tecnologici.

La formazione, il coraggio di delegare e la capacità di adattarsi sono le leve che permettono alle aziende di crescere e restare competitive, anche nei settori più sfidanti.

Gli altri freni alla produttività

La produttività della regione è quindi fortemente frenata dalla carenza di manager, come ha sottolineato il direttore marketing di Manageritalia Enrico Pedretti, presentando la ricerca che abbiamo realizzato insieme ad AstraRicerche, ma non solo: tra le sfide figurano anche i dazi Usa e la geopolitica.

L’impatto della misura commerciale imposta dagli Stati Uniti sull’industria italiana sta generando dubbi e difficoltà tra gli imprenditori di casa nostra. Secondo Gabriele Capolino, direttore di MF-Milano Finanza, le principali problematiche sono l’incertezza normativa e il rallentamento economico.

Anche le dinamiche geopolitiche e la regolamentazione europea (Green deal, Ets, carbon tax alle frontiere) aggiungono costi e complessità: il protezionismo è stato fortemente criticato dai relatori, mentre la solidità delle imprese, la managerialità e il posizionamento strategico vengono visti come fattori su cui puntare.

Foto in alto, da sinistra, Silvia Sgaravatti (Class Editori), Andrea Bardini e Patrizia Bacci (Program di Autonoleggio Fiorentino), Enrico Pedretti (Manageritalia).

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