È stata la presidente di Fondazione Prioritalia Marcella Mallen a chiudere i lavori del Meeting Prioritalia 2018 dicendo “Sentiamo la responsabilità e necessità di pensare a uno sviluppo sostenibile con un particolare sguardo alle giovani generazioni”.
“Bello – ha detto Matteo Richetti, PD, davanti a una platea di quasi 300 manager – “sentir parlare di progetti concreti per rilanciare il Paese e vedere i sindacati, quelli dei manager, occuparsi non dell’interesse corporativo, ma di quello dell’Italia e degli italiani. Dovremmo farlo anche noi politici”.
Poco prima Claudio Borghi, Lega, apprezzando anche lui il senso dell’incontro, ha affermato: “Sono anni, da Monti a oggi, che tolgono soldi ai cittadini e al sistema con una politica volta solo alla decrescita. Noi vogliamo invertire la rotta e i 5 miliardi che potrebbero servire per intervenire sulla Fornero potremmo recuperarli con la flat tax, con un parallelo taglio di tasse che rilanci i consumi, l’economia e il Paese e quindi copra questa spesa”.
Un’ipotesi, accolta con un po’ di scetticismo in platea, che ha dato il la all’intervento di Marco Bentivogli, segretario generale FIM CISL, che ha detto: “Facciamo lavorare il Governo, ma smettiamo di illudere il Paese e i cittadini dimenticandoci dell’andamento demografico e della speranza di vita e facendo credere che il futuro stia nel dare il reddito di cittadinanza invece del lavoro”. Poi chiudendo il suo intervento ha detto “non possiamo chiudere l’Ilva, ma dobbiamo rilanciarla perché ci serve per lo sviluppo. Così come sono determinanti immigrazione, innovazione e competenze, perché è la mancanza di tecnologia che distrugge lavoro, non il contrario”.
“Apprezzo che i manager – ha detto poi Andrea Mandelli, Forza Italia – si interroghino su come rilanciare il Paese. Serve agire sulla formazione, che deve cambiare profondamente e supportare davvero il sistema, e orientare la Politica e la PA al servizio dei cittadini piuttosto che a complicare loro la vita”. Stefano Cuzzilla – presidente di Federmanager e vicepresidente di Prioritalia, così come in apertura dell’evento Guido Carella, presidente Manageritalia – ha ribadito, chiudendo la tavola rotonda, che “L’interesse dei manager collima con quello del Paese, non per buonismo, ma per realismo e per il ruolo che ricoprono. Dobbiamo portare l’innovazione in azienda e nel lavoro, ma questo non basta, vogliamo accompagnare il Paese verso un’innovazione che permei anche la società, perché solo così potrà esserci uno sviluppo vero e duraturo e un’osmosi e una sinergia ormai indispensabili tra economia e società”. Alla tavola rotonda, aperta da Aldo Cazzullo e moderata da Massimo Sideri del Corriere della Sera, mancavano solo i rappresentanti del Movimento 5S, che hanno declinato l’invito.
Chiudendo l’intensa giornata, Marcella Mallen, presidente di Prioritalia – costituita in fondazione a inizio anno da CIDA e Manageritalia, ma attiva come associazione sin dal 2012 – ha detto: “Oggi è emerso con forza l’impegno che, quale veicolo per portare il contributo dei manager nella società, abbiamo assunto anni fa e già sviluppato in tante azioni. Una sfida che continua prendendoci oggi ancor più la responsabilità e necessità di pensare ad uno sviluppo sostenibile con un particolare sguardo alle giovani generazioni. Da domani lavoreremo per realizzare la prima edizione del Premio Prioritalia sul senso civico, elaborare le idee progettuali generate, fare sintesi e individuare le priorità su cui intervenire. La risposta del Meeting di oggi rafforza l’ impegno a metterci a disposizione della collettività con le nostre competenze per dare consistenza al Paese, nel senso di concretezza, credibilità e coesione per crescere tutti e davvero”.
Il Meeting Prioritalia 2018, dal titolo Costruire un patto generazionale nell’economia dell’innovazione e delle competenze, ha visto nella mattinata oltre 70 persone tra manager e leader sociali e d’impresa lavorare in appositi gruppi per sviluppare proposte su tre temi: trasformazione digitale e del lavoro: competenze e processi adattivi; geografia delle competenze: inclusione e territori; welfare, demografia e patto tra generazioni. Poi nel pomeriggio, dopo l’aperura dei lavori, a cura di Guido Carella e Marcella Mallen, il risultato è stato restituito alla folta platea in tre momenti distinti che hanno preceduto la tavola rotonda di confronto con la politica. In apertura erano stati presentati i risultati di un’indagine di AstraRicerche su un campione rappresentativo di 1.500 italiani 20-75enni, che ha evidenziato la voglia degli italiani di collaborare tra generazioni e di contribuire tutti allo sviluppo. Tanti gli interessanti risultati emersi su come gli italiani vedono e vivono aspetti quali innovazione, competenze, lavoro, direttrici dello sviluppo e welfare.
Dopo i lavori della mattina, hanno riportato e discusso i risultati emersi durante l’evento del pomeriggio: Luisa Arienti, amministratore delegato SAP Italia; Claudio Bedino, ceo starteed e co-founder Oval Money; Licia Cianfriglia, segretario CIDA Lazio; Monica Fabris, presidente Episteme; Vincenzo Linarello, presidente GOEL – Gruppo Cooperativo; Mario Mantovani, vicepresidente Manageritalia; Piero Pelizzaro, direttore Direzione di Progetto “Città Resilienti”, Comune di Milano; Marco Rossi-Doria, esperto di politiche sociali ed educative; Serena Scarpello, content editor Havas PR; Francesco Seghezzi, direttore ADAPT.
Vedi rapporto di sintesi dell’indagine Lo sviluppo del Paese visto da italiani e manager