L’impatto della politica di coesione in Europa e in Italia

Il dossier dell'Ufficio Valutazione impatto del Senato della Repubblica: dopo più di trent’anni di interventi le disparità economiche e sociali all’interno dell’Unione non sono state ancora superate e contribuiscono anzi a indebolirne unità e stabilità

La politica di coesione dell’Unione europea rappresenta, per impegno finanziario, estensione geografica e arco temporale, uno dei più importanti programmi place-based al mondo per ridistribuire la ricchezza tra regioni e paesi e stimolare la crescita nelle aree in ritardo di sviluppo. Con 352 miliardi di fondi strutturali da erogare nel settennio 2014-2020, di cui 46,5 destinati all’Italia, è la politica pilastro dell’azione Ue.

L’Ufficio Valutazione impatto del Senato della Repubblica, in collaborazione con l’Associazione italiana di scienze regionali (AISRe) e Ifel-Fondazione Anci, ha promosso la realizzazione di un interessante e approfondito dossier di valutazione sull’impatto della politica di coesione in Europa e in Italia.

Dopo più di trent’anni di interventi le disparità economiche e sociali all’interno dell’Unione non sono state ancora superate e contribuiscono anzi a indebolirne unità e stabilità. Che cosa non ha funzionato? E quanto bisogna spendere per garantire la crescita economica delle periferie, vecchie e nuove, dell’Europa? La forte eterogeneità degli effetti delle politiche di coesione e la differenza degli impatti nelle varie regioni sono temi di interesse primario per i policy makers dell’Unione. L’Ufficio Valutazione Impatto del Senato ha passato in rassegna le più recenti analisi d’impatto sulla crescita regionale della politica di coesione. 

Gli studi hanno dimostrato che l’effetto positivo sulla crescita annuale del Pil non è lineare: maggiore è il trasferimento pro capite, minore è il tasso di crescita regionale. Oltre una certa soglia di intensità, i trasferimenti aggiuntivi non aumentano il Pil.

L’approccio place-based dovrebbe essere bilanciato da una nuova considerazione del ruolo dei Paesi membri: la politica di coesione è più efficace quando si adatta alle esigenze e agli obiettivi generali di ogni singolo stato.

Uno dei fattori che determina il diverso impatto regionale delle politiche di coesione è il capitale territoriale. Ogni regione possiede specifiche risorse territoriali che, se ben utilizzate, facilitano e rafforzano l’impatto delle politiche finalizzate alla crescita.

Le condizioni istituzionali e la qualità locale della governance possono essere molto diverse tra regioni e paesi: questa componente nazionale ha un ruolo condizionante sulla progettazione, l’attuazione e l’efficacia delle politiche di coesione. 

In Italia il dibattito pubblico sulle politiche di coesione si è spesso concentrato più sull’effettiva capacità di spesa dei fondi strutturali che sul loro effetto sulla performance economica dei territori dove si interviene. Se diverse indagini hanno evidenziato l’impatto significativo dei fondi strutturali sul Pil pro capite nelle varie regioni europee, i risultati per le regioni italiane sono generalmente meno positivi. Le conseguenze medie sulle dinamiche economiche sono modeste.

L’origine (europea o nazionale) dei fondi e della loro governance incide sulla loro diversa efficacia: la struttura di governance dei fondi strutturali, anche se da più parti ritenuta complessa e artificiosa, li ha resi maggiormente efficaci, quanto a impatto sul Pil pro capite, rispetto alle politiche nazionali, caratterizzate da forti difformità istituzionali e da un quadro costantemente incerto e discontinuo delle regole e della disponibilità nel tempo delle risorse.

Anche nei casi più favorevoli, quando i finanziamenti europei sembrano avere avuto effetti positivi sulle economie locali, i risultati si sono concentrati negli anni dell’intervento purtroppo senza innescare un percorso di crescita autosufficiente.

Nel dossier è contenuta una rassegna degli studi più recenti sull’impatto delle politiche di coesione: i primi quattro lavori riguardano l’analisi di eterogeneità degli effetti dei fondi strutturali, e ne valutano l’impatto nella dimensione europea; le successive tre ricerche approfondiscono la valutazione di impatto della politica di coesione sulle regioni italiane, esplicitando gli effetti dell’eterogeneità dell’attuazione e dei fini.

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