Cos’è oggi il digitale?
Il termine negli ultimi anni ha cambiato significato. Non è più solo tutto ciò che è numerico o che ha un display, è connesso a internet o ha un microprocessore dentro. È ormai un tema culturale che comprende anche l’uso critico che se ne fa e le competenze correlate, riguardanti il trasferimento della cultura, il lavoro, lo sviluppo personale e la società intera.
Quindi dobbiamo utilizzarlo o farci utilizzare?
Utilizzarlo consapevolmente. Quando ci sta usando significa che c’è qualcosa che non va, nei processi o nelle abitudini. Come in tutte le cose c’è chi progetta bene e chi male. Non tutto il digitale è buono. Bisogna sviluppare il giusto senso critico per imparare a scegliere e a riconoscere il digitale che serve a noi da quello che serve a chi lo possiede…
Tu sei anche un educatore digitale. Perché e per cosa serve un’educazione al digitale?
La ragione è sempre quella. Saper governare il digitale che ci circonda è oggi indispensabile, come saper far di conto, saper leggere e conoscere le implicazioni del mondo in cui viviamo. Sono ormai più di 25 anni che ho intrapreso la missione di aiutare gli italiani a capire il digitale. È un’attività filantropica che faccio con grande passione.
Quali devono essere l’ottica e l’approccio delle persone verso il digitale?
Non devono aver paura. Devono sperimentare e provare tutto. “Io sono cresciuto benissimo senza computer e telefono” è pernicioso sia per gli adulti sia per i genitori che educano i figli, come se vivessero ancora nel secolo scorso. Insegnano cose che non esistono più, li mandano a studiare cose che non esistono più o che saranno profondamente cambiate da qui a quando i nostri figli entreranno nel mondo del lavoro. Ai miei studenti in università dico sempre che più della metà di quello che stanno imparando sarà obsoleto entro pochi anni.
E quella delle aziende?
“Abbiamo sempre fatto così” è il vero male da cui fuggire. Il mondo è cambiato, le aziende, i mercati e le persone. Change or Die è il titolo del mio speech che porto in giro per le big companies. In pratica passo un’ora a spiegare le ragioni per cui buona parte delle funzioni aziendali attuali sono obsolete. I più illuminati capiscono e vogliono cambiare. Altri attendono la pensione cercando di rimandare il cambiamento…
Il digitale è un potentissimo strumento per vivere, lavorare, fare business e tanto altro o stiamo esagerando?
È fondamentale. Provate a lavorare senza email o a vivere senza internet. Non si muore certo, ma anche l’uomo delle caverne è sopravvissuto sino ad oggi, se è per questo…
Schiavi o padroni del digitale? Dov’è il segreto?
Sperimentare, sperimentare, sperimentare. Il digitale non si impara sui libri. La letteratura in merito è vecchia per definizione. Tempo che l’autore abbia maturato l’esperienza e la trasformi in un testo articolato ed esaustivo, che il lettore lo acquisisca, passa almeno un anno, se non due o tre. Tre anni nel digitale è un’era geologica. Bisogna bruciarsi le dita, come dicono gli indiani, più o meno quello che noi chiamiamo sporcarsi le mani.